Un nuovo sguardo "dall'interno", mettendo a fuoco le differenti evoluzioni tecniche e declinazioni tematiche. Questo è il tema della mostra "Divisionismo. 2 Collezioni" dedicata alla stagione divisionista e presentata da Gam | Galleria d’arte Moderna di Milano e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. L'esposizione è aperta fino al 6 marzo 2022 nelle suggestive sale del pian terreno della Villa Reale a Milano.
Attraverso trenta opere, allestite da Giovanna Ginex, l'esposizione intende mettere a fuoco gli elementi caratterizzanti l'esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti che furono loro sodali, presenti nelle due collezioni: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy.
Milano città chiave - Qui studiarono molti dei suoi interpreti, qui molti di loro trovarono ispirazione per opere di denuncia sociale, qui esposero per la prima volta alla Triennale di Brera del 1891. Le tele ambientate nella città divennero inoltre per i divisionisti spazi in cui indagare il tema e le icone della contemporaneità, del progresso e delle antiche e nuove marginalità. "Sarà il confronto tra artisti, anche di epoche differenti, a stimolare una riflessione – dice Paola Zatti, Conservatore Responsabile del museo – su questi due grandi temi che cercheremo di approfondire, come in questo caso, con sguardi trasversali e accostamenti che parlino al visitatore attraverso le loro suggestioni". In occasione della mostra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, presenterà una nuova e originale pubblicazione: Album del Divisionismo di Giovanna Ginex, in uscita in libreria per Electa in concomitanza con l'esposizione.
Le sezioni della mostra - Sono cinque in totale, partendo da "La Scapigliatura: nuove sperimentazioni tecniche" con le opere di Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, primi e massimi protagonisti della Scapigliatura lombarda. Si passa poi a "Paesaggi. La natura il simbolo", dove la pittura offre ai divisionisti le condizioni più favorevoli per dispiegare la potenza cromatica e la luminosità della cosiddetta tecnica complementare, ossia l’accostamento di colori puri sulla tela.
In "Pittura sociale e Realismi" le rappresentazioni del lavoro si intrecciano con un’iconografia che esplora ormai ogni piega dell’emarginazione sociale, in un caleidoscopio di temi, soluzioni formali e accenti emotivi che trovano e troveranno anche in seguito ampio spazio nelle opere dei pittori divisionisti. Con "Il pastello divisionista" la diversa declinazione della ricerca cromatica è contraddistinta dalla stesura di filamenti di colore puro accostati con massima sapienza tecnica fino a raggiungere una potenza espressiva che pochi anni dopo infiammerà̀ le opere su carta di Balla, Boccioni e Severini.
Infine nella parte "La nuova generazione" si trovano anche altri artisti da Roma, da Milano, dalla Toscana che applicano il divisionismo alle sperimentazioni di una nuova pittura d’avanguardia. Il Profumo di Leonardo Bistolfi conclude il percorso della mostra con uno sguardo al gusto simbolista e al raffinato decorativismo che permeava quegli anni.
Divisionismo. 2 Collezioni
Fino al 6 marzo 2022
Gam | Galleria d’arte Moderna di Milano
Per info e biglietti cliccare qui