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Tutti pazzi per Fratello Metallo

Il frate suonerà al Gods of Metal

Si chiama frate Cesare ed è un Cappuccino di 62 anni appassionato di musica heavy metal tanto che pubblicherà il disco "Misteri" a luglio, in cui canta "di sesso e di fede". Note particolari? Ha un nome d'arte: Fratello Metallo e aprirà il Gods of Metal il 29 giugno all'Arena Parco Nord di Bologna. Ma per gli amanti del genere non è una novità. "Sono dieci anni che ci vado - spiega - e questa volta lo aprirò per presentare il mio nuovo disco".

Chi pensa che il metal sia un genere con influenze sataniste "si sbaglia, sono tutte balle - dice categorico in una intervista all'Ansa-. I metallari sono di una bellezza e di una tenerezza unica. Saranno due o tre i gruppi satanisti, ma credo lo facciano per vendere di più". Per Frate Cesare, nato a Offanengo (Cremona), ex operaio, ex bersagliere, ex missionario in Costa D'Avorio, assistente spirituale dei tranvieri di Milano, impegnato nelle Missioni Popolari "150 giorni all'anno" e protagonista di molti video su YouTube, il mondo della musica più pesante "è pulito, circolano pochissime droghe" e lo ha sempre accolto "benissimo, per lo meno dal 70% della gente - precisa -. Poi, c'è sempre chi ha qualcosa da ridire, chi è anticlericale e magari vorrebbe ammazzarmi".

La musica, Fratello Metallo, la scopre 15 anni fa in Africa e al suo ritorno mette su basi "leggere" alcuni canti imparati lontano. Poi, tre anni dopo, mentre officia il matrimonio a un amico tranviere, conosce la band dello sposo, di cui pubblica un album, "aggiungendo - dice - alcuni miei pezzi". Il metal lo folgora. "È il più energetico, vivo, profondo e vero linguaggio musicale che io conosca», afferma, un mezzo che gli permette di comunicare "non messaggi religiosi - tiene a precisare - ma temi di fede che hanno a che fare con la vita e che vengono vissuti musicalmente in chiave laica".

A luglio uscirà nei negozi il suo quindicesimo lavoro, "Misteri", in cui canta "di sesso, di fede, dell'Uomo, di Dio, della vita, di Bacco e Tabacco e di Maria - ride - la Madre di Gesù". L'idea del disco ("musicalmente straordinario") nasce da una canzone calabrese, 'Regina putentissimà, cantata da 200 donne su Maria. "Era stupenda, bellissima - continua -. Così, l'ho tradotta in latino ed è nato il disco". Appuntamento dunque il 29 giugno all'Arena Parco Nord di Bologna dove si esibirà in un concerto di 30 minuti in apertura del Gods of Metal, il festival per eccellenza della musica heavy metal.