Quando lo ha rivisto, dopo 23 anni, non ha resistito alla tentazione: è subito montato in sella al suo motorino Ciao Piaggio e ha fatto un giro in caserma. "E' stato come tornare indietro nel tempo", ha commentato Antonio Siniscalchi, salernitano di 45 anni, che si è visto restituire dai carabinieri il ciclomotore che gli era stato rubato nel 1998, quando aveva solo 22 anni. Una storia che ha dell'incredibile e che arriva da Celenza Valfortore, nel Foggiano.
Un ritrovamento del tutto casuale e inaspettato anche per i carabinieri alle prese con un normale controllo del territorio. Insospettiti dal modello di motorino decisamente vintage hanno fermato l'uomo di 50 anni che era alla guida. "Ma questo non è un ciclomotore, è una bicicletta - ha esclamato il 50enne rivolgendosi ai militari -. Ha pure i pedali!".
Ma la curiosità dei carabinieri si è spinta oltre. Hanno inserito il numero del telaio nella banca dati delle forze di polizia e, con grande sorpresa, hanno scoperto che il Ciao era stato rubato a Salerno nel marzo del 1998. Senza troppe esitazioni i militari sono risaliti al proprietario e lo hanno invitato a Celenza Valfortore.
Antonio, tra l'incredulità e lo stupore, si è recato in caserma per riprendersi ciò che ha rappresentato il simbolo dei suoi vent'anni. "Il Piaggio funziona perfettamente, l'abbiamo provato: va ancora alla grande. L'ho trovato in ottimo stato. Penso che continuerò ad usarlo, oppure lo regalerò ai miei figli", ha aggiunto.
I carabinieri stanno cercando di risalire ai possessori del Piaggio negli ultimi 23 anni; l'ultimo è stato denunciato per ricettazione. Sono certi che il ciclomotore abbia avuto almeno altri tre proprietari del ciclomotore, che è stato in produzione dal 1967 al 2006.