NUOVI STUDI

Gb: usare due schermi contemporaneamente danneggia la salute mentale dei bambini, più dei videogiochi

Da una ricerca è emerso che i giovanissimi a contatto con più dispositivi tecnologici rischiano di mettere a repentaglio la propria psiche in misura maggiore di quanto lo facciano davanti ai giochi online

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Da quando la tecnologia ha registrato un’impennata nella sua evoluzione, la fascia dei più piccoli è diventata il fulcro di una serie di studi che hanno tentato di capire come proteggerli da un’esposizione troppo prolungata di fronte alla vasta gamma di dispositivi che va moltiplicandosi di giorno in giorno. Uno studio recente condotto in Gran Bretagna ha dimostrato che i bambini che usano più di un dispositivo allo stesso tempo sono più soggetti a problemi di salute mentale rispetto a quelli che passano un certo numero di ore al giorno partecipando a videogiochi online.

I risultati sottolineano che non è tanto il lasso di tempo trascorso davanti allo schermo a tradursi in problemi di salute mentale, quanto la natura delle abitudini online dei più giovani. Nel Regno Unito infatti, i bambini tra i 5 e i 16 anni trascorrono in media 6,3 ore al giorno guardando uno schermo.

Per ottenere tali risultati, gli esperti hanno somministrato un questionario a 118 giovanissimi tra gli 8 e i 12 anni presso l’Università di Ginevra, in Svizzera. I test hanno svelato che i bambini tendono a "divorare" maggiormente più media digitali contemporaneamente man mano che crescono e tale fenomeno potrebbe risultare pericoloso per il loro benessere mentale.

"Osserviamo che i bambini consumano grandi quantità di media e che i media sono sostanzialmente multitasking", ha dichiarato il dottor Pedro Cardoso-Leite, coautore della ricerca presso l’Università del Lussemburgo. "Le analisi mostrano come proprio l’uso contemporaneo di più media in particolare fosse correlato a problemi di salute mentale, mentre giocare ai videogiochi fosse associato a una risposta più veloce nonché a un miglioramento della capacità cognitiva".

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I ricercatori hanno scoperto che sia il consumo generale dei media che il multitasking (paragonabile all'ascolto della musica mentre si scorre sui social media), sono aumentati quando i bambini sono diventati più grandi. I bambini appartenenti al campione dell'età di 12 anni hanno trascorso infatti 8 ore e 14 minuti al giorno sui dispositivi digitali, in confronto alle sole 4 ore e 28 minuti trascorse dal gruppo formato dai più piccoli di 8 anni.

I bambini impegnati contemporaneamente su più schermi o dispositivi si sono rivelati essere più soggetti alla possibilità di incorrere in problemi di salute mentale, alla diminuzione del funzionamento socio-emotivo, alla carenza di sonno e a problemi comportamentali nel contesto familiare e scolastico. Quelli invece che hanno giocato ai esclusivamente ai videogiochi sono stati molto meno propensi a subire gli stessi deficit.

"Non è raro leggere che il tempo davanti agli schermi dovrebbe essere limitato", ha dichiarato il dottor Cardoso-Leite. "Il presente studio indica che tali misure aggregate di consumo dei media non sono sufficienti e documenta come sia il tipo di media utilizzato, così come il modo in cui vengono consumati, siano entrambi fondamentali". Nessuna variazione dei risultati è stata registrata invece nel modo in cui i media siano stati fruiti tra ragazze e ragazzi. Solo quando si trattava di videogiochi, nello studio è emerso come i ragazzi vi trascorressero più tempo al giorno rispetto alle ragazze.