PUNTARE SUI VACCINI

Covid, Merkel: "La situazione dei contagi in Germania è drammatica" | Repubblica Ceca, da lunedì non vaccinati fuori dai locali

La quarta ondata colpisce duramente anche l'Alta Austria, dove in un ospedale le salme sono state lasciate in corridoio. In Svezia dal primo dicembre Green pass per eventi con cento persone. In Belgio torna l'obbligo di telelavoro 4 giorni a settimana

"La situazione pandemica in Germania è drammatica". Lo ha detto Angela Merkel, riferendosi ai quasi 53mila casi di Covid registrati nel Paese nelle ultime 24 ore. "Anche il numero di morti è spaventoso", ha aggiunto, sottolineando che le persone ricoverate nelle terapie intensive aumentano rapidamente. Sui vaccini l'ex cancelliera ha sottolineato: "Non è affatto tardi per farsi somministrare una prima dose".

Merkel: "Siamo in piena emergenza" - Anche se non ci sarà la maggioranza politica per prorogare lo stato di emergenza il 25 novembre, ha sottolineato Merkel, "non può esserci per me alcun dubbio sul fatto che siamo nel bel mezzo di una emergenza del genere". L'ex cancelliera ha anche chiarito di ritenere che la consultazione fra Stato e Regioni, in programma giovedì, arriva "con ritardo". "La quarta ondata del Covid ci colpisce con piena violenza" e dalla conferenza con i governatori dovrà "arrivare un segnale chiaro". L'obiettivo è sempre stato "evitare il sovraccarico delle strutture sanitarie", ha affermato, "e l'amara verità" è che nelle circoscrizioni colpite più gravemente dal virus "questo già non è più possibile".

La Sassonia ha raggiunto il limite in terapia intensiva - Intanto la Sassonia ha raggiunto il limite massimo di sovraccarico gestibile delle terapie intensive per Covid. Da venerdì entra in vigore il cosiddetto "freno d'emergenza", con misure obbligatorie di limitazione dei contatti valide solo per i non vaccinati. Come livello di emergenza la Sassonia considera il superamento per tre giorni consecutivi di 1.300 pazienti in terapia intensiva: mercoledì sono 1.520, il giorno precedente erano 1.524 e lunedì 1.391. In tutta la Germania le terapie intensive occupate sono salite a 3376. Il Land ha la più alta incidenza di virus della federazione con un tasso settimanale di 724, 2 su centomila abitanti.

Anestesisti tedeschi: "Andiamo verso la catastrofe" - Il sistema sanitario tedesco "si sta avviando verso una catastrofe", ha commentato l'associazione federale tedesca degli anestesisti, la Bda, in una lettera aperta ai ministri della Salute dei Laender e al ministro della Salute federale Jens Spahn. L'associazione chiede misure efficaci di contenimento e un'applicazione della regola del 2G (accesso consentito solo a vaccinati e guariti) per tutti gli ambiti della vita pubblica in Germania.

In Alta Austria salme nei corridoi  La quarta ondata di coronavirus ha colpito in pieno l'Alta Austria, che ha un'incidenza settimanale di 1.455 casi di contagio (per ogni 100mila abitanti). In un ospedale nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati talmente tanti decessi che le salme sono state "parcheggiate" in corridoio. Lo racconta all'agenzia Apa un'infermiera che ha voluto mantenere l'anonimato. L'operatrice sanitaria evidenzia la forte pressione, anche psicologica sul personale infermieristico. "Di solito quando un paziente muore, viene pettinato e i parenti possono salutarlo in modo dignitoso. Un morto per Covid viene infilato nudo in una sacco di plastica e la cosa finisce lì", aggiunge. L'infermiera racconta anche di un caso di triage. "E' arrivata una donna anziana con un tasso di saturazione del sangue sotto il 50%. Normalmente sarebbe stata portata in terapia intensiva, lei no. Per fortuna è sopravvissuta", racconta l'infermiera.

Sale l'incidenza a Salisburgo, non escluso il lockdown - La zona di Salisburgo registra un'incidenza settimanale di 1.672. Non va molto meglio in Alta Austria (1.557). Sopra quota mille anche il Tirolo (1.010), il Vorarlberg (1.059) e la Carinzia (1.026), poco sotto quota mille la media nazionale (971). L'Austria evidenzia anche il record assoluto dall'inizio della pandemia di 14.416 nuovi casi in un giorno. Alla luce di questi dati il vicegovernatore del Land di Salisburgo, Heinrich Schellhorn (Verdi), ha proposto un lockdown duro di due settimane per tutti. Anche Vienna non esclude misure più restrittive.

Repubblica Ceca, da lunedì non vaccinati fuori dai locali - Anche la Repubblica ceca passa alle misure più dure contro il Covid e da lunedì escluderà i non vaccinati da ristoranti, locali ed eventi pubblici per contrastare l'avanzata della quarta ondata. I test non saranno più sufficienti, bisognerà dimostrare di essere vaccinati o guariti, secondo quello che a Praga viene definito "modello bavarese" (il 2G tedesco). Ad annunciare la misura è stato il premier uscente Andrej Babis

Svezia, da dicembre Green pass per eventi con cento persone - A partire dal primo dicembre la Svezia introdurrà per la prima volta un pass di vaccinazione per determinati eventi che raccolgono dalle cento persone in su. Lo ha reso noto il governo. La Svezia è stato finora uno dei Paesi più restii nell'adottare misure restrittive contro il Covid.

Belgio, torna l'obbligo di telelavoro 4 giorni a settimana - Nuova stretta delle misure anti Covid in Belgio dopo un'impennata di contagi (10mila tra il 7 ed il 13 novembre), ma nessuna chiusura generalizzata. Emerge dalla riunione del Comitato di concertazione. Il telelavoro torna obbligatorio per quattro giorni a settimana, da sabato 20 novembre fino al 13 dicembre. Successivamente l'obbligo dovrebbe scendere a tre giorni. Tra le altre precauzioni: la mascherina dovrà essere indossata negli spazi chiusi a partire dai 10 anni, ma non a scuola, dove potranno essere stabilite altre regole. 

Ungheria, oltre 10mila nuovi casi: vaccinazioni al 40% - Continua la crescita dei contagi anche in Ungheria. I dati del governo parlano di 10.265 nuovi casi (numeri vicino ai picchi stabiliti a marzo) e di 178 decessi giornalieri. Circa il 40% degli ungheresi non ha ancora ricevuto il vaccino: un ritardo di quasi 9 punti percentuali rispetto al tasso medio di vaccinazione nel resto dei 27 Paesi dell'Unione Europea.