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Pazienti morti, arresti in clinica

Milano,si indagava su rimborsi gonfiati

La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di medici e dirigenti della clinica privata Santa Rita. Tra le accuse c'è anche l'omicidio volontario aggravato da crudeltà, oltre alle ipotesi di reato di lesioni personali gravissime e truffa al sistema sanitario nazionale. I medici avrebbero operato alcuni anziani, poi morti, solo per percepire il profitto legato all'intervento chirurgico.

L'Ansa riferisce che l'accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e dall'aver agito per percepire il profitto si riferisce a cinque casi di pazienti, in particolare anziani in condizioni di forte debilitazione, operati nonostante non fosse necessario. Secondo le indagini, in conseguenza dell'intervento i cinque sono morti. Il reato di lesioni gravissime si riferisce a operazioni ritenute dagli inquirenti inutili su malati terminali o comunque con prognosi infausta.

Nel dettaglio, stando sempre all'Ansa, alcuni pazienti malati di tubercolosi sarebbero stati curati con l'asportazione del polmone e a una giovane donna sarebbe stata asportata una mammella senza alcun motivo. Tra i casi che riguardano invece l'accusa di omicidio volontario, uno riguarda l'asportazione di polmoni e un altro riguarda una donna di circa 90 anni colpita da tumore al seno la quale, anziché subire un intervento risolutivo, è stata operata per ben tre volte.

In particolar modo, nel reparto di Chirurgica Toracica, sarebbero stati effettuati interventi definiti "dannosi, inutili, avventati e inspiegabili" nei confronti di ignari pazienti. Proprio per far luce su questi casi lo scorso anno l'Asl Città di Milano ha creato una commissione d'inchiesta e ha sospeso l'accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale.

Terremoto ai vertici della clinica
Destinatari delle 14 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 2 in carcere e 12 a domiciliari, sono 13 medici tra cui l'ex direttore sanitario della clinica milanese Santa Rita e il rappresentante legale nonché titolare della struttura sanitaria.

La casa di cura Santa Rita è una struttura privata ma convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. L'inchiesta è cominciata nella primavera del 2007. Le Fiamme gialle avevano sequestrato migliaia di cartelle cliniche su richiesta dei pm, ritenute non veritiere o comunque alterate in modo tale da permettere rimborsi maggiori rispetto a quelli dovuti.

La direzione: "Fiducia nella magistratura"
L'Istituto auspica "che la magistratura esegua il proprio lavoro con tutta la necessaria obiettività" e si attende "che emerga la piena regolarità e trasparenza" del proprio operato. La direzione della clinica, si legge in una nota, "non si è in grado di fornire alcun commento al riguardo essendo venuti a conoscenza dei fatti esclusivamente dai mass media. Non appena sarà possibile conoscere nei dettagli le ragioni che hanno indotto la magistratura ad attuare tali provvedimenti - conclude la nota - l'azienda potrà esprimere il proprio punto di vista in proposito".

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