Green pass, assessore No vax nel Cremonese partecipa al corteo di Trieste: rimosso dall'incarico
Gianfranco Salvatore, contrario ai vaccini e ai tamponi, era stato inquadrato dalle telecamere del Tg regionale tra la folla senza mascherina
Filippo Bongiovanni (Lega), sindaco del Comune di Casalmaggiore (Cremona), ha revocato il mandato all'assessore alle Politiche sociali Gianfranco Salvatore. La decisione dopo che l'uomo era finito nella bufera per aver preso parte a una delle manifestazioni No vax a Trieste. L'ormai ex assessore era stato inquadrato dalle telecamere del Tg regionale tra la folla senza mascherina.
Salvatore, che si dice contrario sia alla vaccinazione sia ai tamponi, parla di "ricatto discriminante". "Non essendo vaccinato e non sottoponendosi al tampone - spiega il primo cittadino della cittadina in provincia di Cremona - non può svolgere con efficacia e puntualità il suo compito. E per questo, in accordo con la maggioranza, ho deciso di revocargli la delega".
"Sì, a Trieste sono andato convintamente - aggiunge Salvatore -. Io non mi sono vaccinato ma quello che contesto in assoluto è il Green pass, uno strumento ricattatorio usato dallo Stato per metterti comunque in un angolo. A Trieste ho incontrato persone assolutamente straordinarie per dignità e confesso che quando ho visto utilizzare gli idranti contro i manifestanti mi sono convinto che la democrazia ormai è finita".
L'ex assessore ha poi definito la propria posizione senza arretrare di un millimetro: "Io sono un 'Free vax', nel senso che trattandosi di un trattamento sanitario ritengo che ci debba essere la libertà di farlo oppure no. E' inaccettabile l'obbligo del Green pass per lavorare, perché si tratta di uno strumento discriminatorio nei confronti di una minoranza e viola diritti che dovrebbero essere garantiti. Penso anche che se metteranno le mani sui bambini per vaccinarli si renderanno responsabili di un crimine contro l'umanità".
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