Già fatto? Con questa domanda la bambina testimonial di una pubblicità di metà anni ’80 mostrava il suo stupore per non aver sentito dolore dopo aver ricevuto una puntura. La frase, poi diventata un vero tormentone ancora non del tutto dimenticato, potrebbe essere riproposta tranquillamente in futuro da tutti coloro che hanno paura degli aghi, o semplicemente da chi teme anche il minimo dolore. Una startup canadese, infatti, ha realizzato un robot capace di effettuare iniezioni di farmaci o vaccini senza l’utilizzo di aghi e in completa autonomia.
LA PUNTURA SENZA AGO
Una volta raggiunto del paziente, il robot poggia semplicemente il suo braccio meccanico sulla pelle, iniettando così il liquido forzandone il passaggio sotto la cute attraverso microfori naturalmente già presenti. In questo modo, oltre a non mostrare alcun ago, il sistema evita di provocare alcun dolore o fastidio, pertanto il paziente sentirà solo l’ingresso intramuscolare del preparato. Inoltre, il robot è in grado di chiedere agli utenti di mostrare la carta d’identità, riuscendo così a identificare il soggetto e scegliere il trattamento stabilito.
UN AIUTO CONTRO IL COVID
Gli ideatori del robot ritengono che “soluzioni autonome come Cobi saranno in grado di proteggere gli operatori sanitari”, impiegati massicciamente nelle campagne di vaccinazione, oltre a “ridurre i costi sanitarie e migliorare i risultati dei pazienti”. In particolare, sarebbe stato utile nel lavoro quotidiano di Antonella Spica, responsabile dell’Unità mobile della Asl di Bari, diventata celebre per aver somministrato ventitremila vaccini anti-Covid in Puglia. Purtroppo, dalla società avvisano che il robot non sarà pienamente operativo prima di un paio d’anni, ma, visto il perdurare della crisi sanitaria, potrebbe fare ancora in tempo a "entrare in campo" nella lotta al coronavirus.