LUI LE SPACCA IL CELLULARE

Guendalina Tavassi e Umberto D’Aponte, lite pubblica sui social

Lui le spacca il cellulare, lei filma tutto e sulle Stories si accusano a vicenda

“Non ho messo le mani addosso a nessuno” dice Umberto D’Aponte. “Lui è un mostro” replica Guendalina Tavassi. I panni sporchi non si lavano tra le quattro mura di casa e i due usano i social per scambiarsi reciproche accuse. La ex gieffina pubblica gli scatti del cellulare rotto e accusa l’ex, lui usa le Stories per spiegare come sono andate le cose. Poi dice: “Non parlo più, ci penserà il giudice”, ma la lite continua a suon di videomessaggi per i follower.

Guendalina Tavassi si incontra con il suo avvocato e il suo ex, devono definire gli accordi per i figli. I due nello studio del legale scoppiano di nuovo e lui le spacca lo smartphone, mentre lei filma tutto. La lite prosegue all’infinito sui social. “Purtroppo viviamo in un mondo perverso in cui le vittime diventano carnefici – scrive la Tavassi – Sono stata in silenzio per troppo tempo… per salvaguardare i miei figli… Non volevo mettere nulla in piazza… ma adesso basta”.

“Non posso più sopportare di essere infamata, maltrattata, menata. Se devo essere distrutta da un mostro voglio che almeno tutti sappiate chi è” dice Guendalina accusando Umberto D’Aponte.

Poi tocca al suo ex prendere la parola su Instagram: “Io aggressione? Non ho aggredito nessuno, non ho messo le mani addosso a nessuno… cosa è successo nello studio dell’avvocato? Sono stato chiamato per definire situazioni private che solo io e lei conoscevamo. Parlavamo di cose… sono rimasto scioccato e l’avvocato non reagiva… e vedevo delle stranezze… quando ho pensato che qualcosa non andava, aveva il suo telefono sulla scrivania ho visto che stava facendo un’infamata mondiale… stava registrando praticamente tutto, così ho preso e le ho spaccato il telefono, è stata una reazione istintiva… è stato più forte di me”.

Poi D’Aponte continua: “Mani addosso, picchiata, vi posso giurare sulla mia vita, nemmeno sfiorata con un dito… ho semplicemente spaccato il telefono e lo ha spaccato anche lei per prenderselo dalle mie mani… mi hanno tratto in inganno… ho denunciato e querelato tutta questa situazione per diffamazione. Ora provvederà il giudice io non parlo più”.

Eppure, passa poco tempo ed eccolo riprendere il racconto social: “Lei dice che grazie a lei sono qualcuno su Instagram ed è vero, ma è vero che lei grazie a me è durata 10 anni… Più lei racconta da una parte, più io racconto da questa… Deve scendere dal piedistallo, dovrebbe essere più umile e riconoscente nei confronti degli altri… Stasera fa la diretta lei, domani io…”.  

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