Una cosa ancora non torna agli inquirenti: Terry Kelly come ha fatto ad agire da solo? Per questo, le indagini sul rapimento di Cleo Smith, la bimba di quattro anni ritrovata dopo 18 giorni in Australia occidentale, proseguono nonostante il lieto fine. Stando al Daily Mail Australia, la piccola, interrogata nella sua casa di Carnarvon dagli psicologi, avrebbe detto che nella villetta insieme al suo rapitore c'era anche una donna: "Veniva a casa, mi vestiva, mi spazzolava i capelli". Informazioni che la polizia non ha né confermato né smentito.
Lo riporta anche il Messaggero. La squadra speciale di inquirenti che aveva lavorato per trovare Cleo, però, è tornata nuovamente sul luogo del rapimento, a Perth. "Dobbiamo accertare se ci fosse qualcun altro coinvolto - ha detto il sergente maggiore Cameron Blaine - Ecco perché siamo ancora qui". Sono ricominciate le ricerche di indizi, di tracce di Dna. Quando avevano arrestato Terry Kelly, in un primo momento, avevano escluso atri complici, ma molti abitanti di Brockman, il quartiere popolare a nord di Carnarvon dove risiedeva il rapitore della bimba, non ci hanno mai creduto.
Per alcuni, ci sarebbe addirittura una rete dietro il rapimento della piccola. Altri evocano un possibile ricatto nei confronti della madre Ellie, che avrebbe avuto problemi di droga. Sono solo alcune delle voci che hanno accompagnato queste settimane. La polizia ha sempre smentito tutto, e raccontato molto poco. Il sergente Blaine ha confermato che le indagini puntano ora a chiarire se qualcun altro ha preso parte al rapimento, quale sia stato il suo ruolo. Sono state avviate verifiche più approfondite sui cellulari di Kelly. Ce ne sarebbero almeno tre. Uno che conferma la sua presenza vicino al campeggio la sera del rapimento, altri due trovati in casa.
Intanto Terence Darrell Kelly, è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza a Perth dopo vari tentativi di farsi del male mentre era in stato di fermo. Così scrive il Guardian. La prossima udienza del processo è prevista a dicembre.
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