Almeno tre tunisini che lavoravano nell'impianto petrolifero offshore di Al-Bouri, in Libia, gestito dalla joint venture Mellitah Oil & Gas tra Eni e la compagnia petrolifera nazionale (Noc), sono morti e uno risulta ancora disperso dopo che i cavi di una cisterna sospesa si sono spezzati, facendoli precipitare in mare. Lo ha reso noto la Mellitah Oil & Gas. Le autorità libiche hanno riferito di aver aperto un'inchiesta sull'accaduto.