Si sarebbe finto un giocatore 16enne delle giovanili della Lazio per adescare online minorenni. Per questo la polizia postale di Puglia e Piemonte ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 48enne. Con alcune di loro, tra i 12 e i 16 anni, avrebbe mantenuto un rapporto virtuale facendosi inviare video e foto di natura pedopornografica realizzati dalle stesse ragazze.
L'inchiesta è partita dalla denuncia della madre di una 12enne che aveva trovato in un cloud collegato ad un account familiare, condiviso anche dalla figlia minorenne, immagini intime autoprodotte. La 12enne, hanno accertato i poliziotti, aveva realizzato video e foto che aveva poi inviato, su richiesta, ad un fidanzato virtuale, dichiaratamente romano e 16enne, conosciuto su un social network.
Il fidanzato aveva raccontato di essere di Milano, ma di vivere a Roma, in quanto giocatore di calcio delle giovanili della Lazio. Inoltre diceva alla minore che non poteva mostrarsi in volto per regole della società calcistica in cui giocava che glielo avrebbero impedito. La 12enne pugliese raccontava di aver parlato telefonicamente con quella che si spacciava per la madre del ragazzo e di aver visto e parlato in videochiamata con un uomo che diceva di essere l'allenatore del fidanzato per avere, in deroga alle fantomatiche regole calcistiche di divieto di avere relazioni sentimentali per i giocatori, il consenso a continuare il rapporto.
Il presunto allenatore era in realtà l'indagato, che aveva creato e registrato un profilo social spacciandosi per un 16enne giocatore di calcio, ottenendo così l'adesione di circa 1.500 tra follower e following, prevalentemente ragazze under 18. Con una minorenne aveva anche concordato un incontro nella sua città e, simulando di essere lo zio del ragazzo, l'aveva invitata a salire in auto per accompagnarla dal nipote, invito fortunatamente declinato dalla minore, andata all'appuntamento in compagnia di una sua amica.