Concessioni balneari, nuova bacchettata dall'Ue: "Rispettare le regole" | E la procedura di infrazione all'Italia si avvicina
Il governo dovrà rispondere alla "messa in mora" da parte di Bruxelles e spiegare perché non sono state "liberalizzate" le spiagge italiane
E' un braccio di ferro che va avanti da 15 anni quello tra lo Stato italiano e l'Unione Europea. Bruxelles chiede che venga rispettato il diritto Ue sulle concessioni balneari con l'applicazione della direttiva Bolkestein. Dall'altra il governo italiano ha, con il decreto concorrenza, di fatto prorogato le licenze degli stabilimenti balneari e non ha liberalizzato il mercato. L'Ue ha messo in mora l'Italia chiedendo informazioni e se la risposta non sarà soddisfacente la procedura di infrazione con relativa multa sarà quasi certa.
"Siamo al corrente degli ultimi sviluppi in Italia" sulle concessioni balneari. "E' una prerogativa italiana decidere come procedere sulla riforma. Per la Commissione è importante il contenuto non la forma che prenderà questa riforma". Questo ha detto una portavoce della Commissione europea. E' comunque "importante - ha aggiunto il portavoce - che le autorità italiane mettano rapidamente in conformità la loro legislazione, e le loro pratiche relative alle attribuzioni delle concessioni balneari, con il diritto europeo e la giurisprudenza della Corte di Giustizia".
Concessioni balneari, tutti i numeri del settore
SU TGCOM24