UCCISO DA UNA SCARICA ELETTRICA

Treviso, operaio di 43 anni muore folgorato in un cantiere: una betoniera sull'alta tensione ha provocato l'incidente

La morte è stata istantanea. Il braccio meccanico ha sfiorato un cavo. Sul caso indagano i carabinieri

© -afp

Un uomo di 43 anni di Conegliano (Treviso) è morto in un cantiere edile in un'azienda agricola di Vidor. L'operaio, Valentino Zanutto, sarebbe stato investito da una scarica elettrica provocata dal contatto tra alcuni conduttori elettrici ad alta tensione e il braccio meccanico della betoniera con cui stava lavorando. La morte per folgorazione è stata istantanea. Sul caso indagano i carabinieri.

L'operaio edile, dipendente di un'azienda di costruzioni di Sernaglia della Battaglia (Treviso), risiedeva a Farra di Soligo (Treviso), era sposato e
padre di due bambini di 8 e 13 anni. Ad ucciderlo è stata la scarica elettrica provocata dal contatto del lungo braccio metallico della betoniera, comandato via radio da un collega, con i conduttori di una linea a media tensione vicina all'area del cantiere e che passa ad alcuni metri di altezza dal suolo.

Zanutto era impegnato nella ristrutturazione di un'abitazione da adibire a residenza del custode di un'azienda vitivinicola di Vidor, nota nella zona per la sua produzione di Prosecco. Nonostante i soccorsi tempestivi, grazie a personale sanitario giunto dal vicino ospedale di Montebelluna, ogni
tentativo di rianimazione è stato vano. Ora toccherà agli investigatori comprendere se vi siano responsabilità nell'accaduto e se tutte le misure di sicurezza nell'allestimento del cantiere siano state rispettate. 

"Basta deve finire questo scempio sociale e umano che distrugge vite di lavoratori e devasta il futuro dei loro figli, trasformando il lavoro in uno strumento di morte anziché di elevazione umana e sociale".  Lo afferma il segretario generale della Cisl Belluno-Treviso Massimiliano Paglini sulla morte al lavoro dell'operaio 43enne fulminato in un'azienda vinicola di Vidor (Treviso).