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Assegno unico, si andrà da un minimo di 50 a circa 180 euro: maggiorazione dal terzo figlio

Sarà calcolato sulla base dell'Isee e del reddito e potrà arrivare fino a 260 euro. Prevista un'ulteriore maggiorazione se entrambi i genitori lavorano

Da un minimo di 50 a circa 180 euro per ogni figlio, con una maggiorazione prevista dal terzo figlio. E' l'importo dell'assegno unico che dovrebbe essere fissato dal decreto attuativo atteso in Consiglio dei ministri la prossima settimana. L'assegno sarà calcolato sulla base dell'Isee e del reddito e potrà arrivare fino a 260 euro. Prevista poi un'ulteriore maggiorazione se entrambi i genitori lavorano. 

Una spinta al lavoro femminile - L'assegno sarà dunque calcolato sulla base dell'Isee e andrà dai 50 euro per i redditi più alti fino a 180 euro per i più bassi. L'introduzione della maggiorazione nel caso in cui lavorino entrambi i genitori è una premialità voluta dal ministro della Famiglia Elena Bonetti per sostenere e spingere spingere il lavoro femminile. 

Erogazione al minimo per chi non presenta l'Isee - L'assegno verrà erogato nella somma minima di circa 50 euro non solo ai redditi più alti ma anche a chi decida di non presenterà l'Isee. E' quanto spiegano fonti ministeriali. L'erogazione al minimo, in assenza di Isee che certifichi il diritto a un assegno più alto, avverrà dunque in automatico.

Importo massimo per la metà delle famiglie italiane - Ad avere diritto all'importo massimo dell'assegno unico dovrebbe essere circa la metà delle famiglie italiane. Si tratta di un calcolo fatto sulla base dei dati dell'Istat, secondo cui circa la metà delle famiglie italiane ha un Isee fino a 15mila euro. 

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