Quello scatto ha commosso il mondo intero: un padre, mutilato della gamba destra, che tiene in braccio il figlio, sorridente, senza nessuno degli arti. Sono Munzir al-Nazzal e Mustafa, protagonisti della foto che ha vinto il Siena Photo Awards e simbolo del dramma della guerra in Siria. Ora, quell'immagine, potrebbe cambiargli la vita: subito è partita una raccolta fondi per comprare delle protesi al piccolo Mustafa e l'Italia si sta muovendo per offrirgli cure e ospitalità.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si è messo a disposizione. “Il sistema sanitario del Lazio - ha scritto in un tweet - è disponibile ad accogliere e prendere in carico Mustafa per garantirgli cure e una vita migliore”. Ma non è il solo politico. La Repubblica scrive che "la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha dato mandato al capo del Dipartimento per l'Immigrazione di studiare una soluzione per portare nel nostro Paese Mustafa e la sua famiglia". Anche la Farnesina, insieme con l'ambasciata di Istanbul, si sta interessando del caso.
Ma intanto la raccolta fondi lanciata dal Siena Photo Awards lo scorso 27 ottobre va avanti: sono stati raggiunti circa 27mila euro, l'obiettivo è quota 400mila per comprarle speciali protesi elettroniche che non sono ancora disponibili in Turchia. "Insieme - si legge su Gofundme - vogliamo provare a realizzare un sogno".