IL NUOVO ALBUM

Loredana Bertè: "Ecco il mio Manifesto sul mondo delle donne"

La cantante lancia il nuovo album ricco di collaborazioni importanti: Fedez, J-Ax e Nitro

In "Manifesto" c'è tanto di Loredana Bertè ma ci sono anche tante sfaccettature che rappresentano donne diverse. Il nuovo album della rocker è una fotografia "di quello che stiamo vivendo": dal body shaming alle violenze. Un album - anticipato dal singolo "Bollywood", scritto da Riccardo Zanotti, dei Pinguini Tattici Nucleari con la stessa Loredana - ricco di collaborazioni (Fedez, J-Ax, Nitro, Ligabue e Curreri). "Chi ascolta può capire molto bene, la figura che voglio maggiormente raccontare è la donna e il suo mondo", sottolinea Loredana.

La donna è infatti la figura centrale del disco raccontata da diverse angolazioni, a cominciare da "Ho smesso di tacere", scritta da Luciano Ligabue sulla violenza contro le donne. "Una storia che ho vissuto sulla mia pelle - spiega Loredana - ti rimane addosso per sempre e ci fai i conti ogni giorno. Ma non dobbiamo tacere, non dobbiamo assumerci colpe che non abbiamo, le donne sono vittime, questo deve essere chiaro".

E poi altri brani come "Dark Lady", "Florida" e "Donne di Ferro": "Per quello che è stata la mia storia artistica e di vita, la donna è sempre una figura centrale, nel '74 cantavo 'Sei bellissima', oggi non 'Ho smesso di tacere', 'Figlia di…'.... Ho voluto sempre raccontare le donne, mi sono sempre ribellata al ruolo di donna oggetto che ci volevano e ci vogliono, ahimè, ancora dare. Sono una donna e anche per istinto porto nella mia musica i miei sentimenti, le mie sensazioni e quello che vedo intorno a me, andando contro a tutto quello che ci vogliono imporre".

Nell'album anche i featuring con Fedez ("Lacrime in limousine"), J-Ax ("Donne di Ferro") e Nitro ("Florida"): "Tra artisti non ci sono barriere, io ho sempre amato le collaborazioni, condividere il palco, la musica con altri artisti. Vivo i feat. con Fedez, J-Ax, Nitro in modo molto naturale. Come non ho barriere di genere non ho barriere di età".

Di questi tempi manifestare è molto attuale, come successo dopo l'affossamento del ddl Zan. "E' fondamentale per poter esprimere la propria idea, che spesso - e dico per fortuna - non coincide con quella dei politici che ci governano. Abbiamo visto uno schifo intollerabile, il ddl Zan non è una legge per alcune categorie come ci vogliono far credere, ma un segno di civiltà, per difendere tutti i più fragili, è un segno di civiltà e siamo invece ancora nel Medio Evo. Io dico è vietato bullizzare, discriminare, offendere, rendere la vita impossibile a uomini e donne che hanno tutto il diritto di essere quello che sono. Mi domando il perché di tanto ostruzionismo e scorrettezza verso questa proposta di legge".

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