Lady Gaga è pronta a sbarcare al cinema come protagonista della storia di omicidio più famigerata della moda, "House of Gucci". La cantante e attrice compare sulla copertina del numero di novembre di "Vogue Italia" dove appare anche nuda e del numero di dicembre di "British Vogue". "Nessuno mi avrebbe dovuto dire chi era Patrizia Gucci. Nemmeno Patrizia Gucci. Ho vissuto come lei dentro e fuori dal set", racconta l'artista.
"Ho vissuto come lei (come Patrizia Reggiani, ndr) per un anno e mezzo - racconta Gaga - E ho parlato con il suo accento per nove mesi. Anche fuori dal set. Non ho mai staccato. Sono stata sempre con lei. Era praticamente impossibile per me parlare come lei restando bionda. Ho dovuto subito tingermi i capelli, e ho cominciato a vivere in un modo per cui qualunque cosa vedessi, qualunque cosa toccassi, iniziavo a notare dove e quando ci potessi vedere il denaro".
Il film sulla storia dell'omicidio Gucci arriva nelle sale il 24 novembre e la cantante e attrice si è impegnata con tutta se stessa e ha spiegato così perché non ha voluto incontrare Patrizia Reggiani, mandante dell'omicidio del marito Maurizio: "Ho pensato che avrei potuto rendere giustizia a questa vicenda solo se mi ci fossi avvicinata con gli occhi di una donna curiosa, con uno spirito giornalistico, per poter leggere fra le righe di quello che accadeva nelle scene del film. E questo significa che nessuno mi avrebbe dovuto dire chi era Patrizia Gucci. Nemmeno Patrizia Gucci. Mi affascinava il percorso di questa donna. Non volevo sentire nessuna opinione che potesse influenzare in alcun modo il mio pensiero. Come potrei non interpretare una stronza così, grintosa, sexy, sconsiderata e audace? Una cacciatrice di dote, italiana, e ribelle?".
Per Miss Germanotta, che ha origini italiane, siciliane, è stato come fare un tuffo nel passato: "Fare questo film è stata l’esperienza di una vita, perché ogni minuto, ogni giorno pensavo ai miei antenati in Italia, e quello che hanno dovuto fare per darmi una vita migliore. Volevo che fossero orgogliosi, e per questo motivo ho scelto di interpretare una donna vera, non l’idea di una donna cattiva. Non voglio celebrare una persona capace di commettere un omicidio. Ma desidero rendere omaggio alle donne che nel corso della storia hanno imparato a sopravvivere, e alle conseguenze più spiacevoli della sofferenza".
Infine un messaggio alle figlie, Alessandra e Allegra Gucci: "Le persone a cui tengo di più in tutto questo percorso sono i suoi figli e a loro mando amore e compassione, perché sono certa che l’uscita di questo film potrebbe rivelarsi estremamente difficile o dolorosa per loro. E non desidero altro che pace per i loro cuori. Ho fatto del mio meglio per interpretare la verità".
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