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Covid, 4.526 nuovi casi con 350.170 tamponi e altri 26 decessi

In terapia intensiva sono ricoverati 342 pazienti (-4) mentre i guariti sono 2.432. Aumentano i ricorveri (+47). Tasso di positività all'1,3%

Ministero della Salute

In Italia ci sono 4.526 nuovi casi di coronavirus a fronte di 350.170 tamponi effettuati (mentre il giorno precedente l'incremento era stato di 4.878 su 477.352 test). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 26 decessi (contro i 37 di sabato) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 123.100. In terapia intensiva sono ricoverati 342 pazienti (-4) mentre i guariti sono 2.432. Tasso di positività all'1,3%. 

I numeri della pandemia - Il tasso di positività è in lieve aumento rispetto al dato dell'1% del giorno precedente. Secondo il bollettino del ministero della Salute, in isolamento domiciliare ci sono 79.352 persone e il totale degli attualmente positivi nel nostro Paese è 82.448. Il numero di casi totali da inizio emergenza arriva a quota 4.771.965. 

Ricoveri e terapie intensive - Sono 342 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 4 in meno rispetto a sabato nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 17 (il giorno prima 20). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.754, 47 in più.

Covid, il premio Nobel Parisi fa la terza dose del vaccino: "E' fondamentale"

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Terza dose per Giorgio Parisi. Il premio Nobel si è vaccinato contro il Covid a Roma, vicino all'Università La Sapienza. "E' fondamentale perché riduce ulteriormente la probabilità di prendere la malattia in forma sintomatica e grave", ha detto il Nobel. La sua terza dose èanche l'occasione per dire che "la paura di vaccinarsi è irrazionale". Per Parisi "è abbastanza chiaro che siamo in una situazione molto buona per via delle vaccinazioni" ed è "molto ragionevole - ha aggiunto - che tutti coloro sopra i 60 anni facciano la terza dose, così come tutti coloro che sono esposti a contatti". "E' fondamentale per le persone che sono particolarmente a rischio sia per quanto riguarda l'età che per altre patologie, e quindi io la faccio volentieri perché rafforza enormemente le difese delle prime due dosi, che pur essendo sostanziali stanno un po' diminuendo con il passare del tempo". E' anche importante "per portare quasi a zero la malattia grave nei vaccinati" e bisogna considerare, ha aggiunto, che "ci sono moltissime vaccinazioni di cui si fanno tre dosi: aiutano a rendere più profonda e permanente la memoria immunitaria". Per Parisi "fin dall'inizio era chiaro che il Covid era una malattia che avrebbe potuto fare tranquillamente più di mezzo milione di morti in Italia se non ci fossero state le misure di contenimento. Queste sono state sufficienti a ridurre le morti da un numero estremamente elevato, ma si sarebbero dovute continuare per un periodo illimitato se non ci fosse stata la possibilità di fare i vaccini". A questi ultimi ha detto ancora Parisi, va quindi riconosciuto il merito di avere"fermato la crescita dei casi che c'è stata questa estate a causa della variante Delta, e sono stati cruciali quindi per permetterci una vita che sta diventando sempre più normale".

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