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Antonio Decaro: "Il successo parte dal chiedersi sempre i perché delle cose"

Il fondatore di Marketing Consulting racconta come sta cambiando il mondo delle ricerche di mercato, tra pandemia e nuovi metodi per conoscere chi sono e cosa vogliono i clienti finali dei brand

Conoscere meglio i bisogni dei consumatori e prevederne le scelte di acquisto: è questa la missione di Marketing Consulting, azienda specializzata in ricerche di mercato consumer in Italia e all’estero. Attraverso una fitta rete di collaborazioni con professionisti del settore, laboratori sensoriali privati o affiliati alle principali università italiane e straniere, riusce a realizzare consumer test su tutto il territorio italiano. Le metodologie di analisi usate sono tra le più avanzate: test sensoriali su prodotti food a norma ISO in Italia e in Europa, test di performance a livello internazionale su prodotti FMCG (food&beverage, cura corpo, cura casa, etc) in central location e home test , focus group, mistery client, sondaggi online e neuromarketing (eye tracking). Analisi condotte sia per multinazionali sia per Pmi. L’azienda Marketing Consulting è anche proprietaria del "Premio Quality Award", attribuito ai prodotti di qualità direttamente dai consumatori italiani attraverso rigorosi test di performance. Antonio Decaro, titolare dell'azienda, ha raccontato a TgcomLab il suo percorso di lavoro e gli obiettivi di Marketing Consulting.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale? 
Mi chiamo Antonio Decaro, sono nato e cresciuto in Sardegna, poi ho vissuto in Puglia e dai tempi dell’università mi sono trasferito a Milano, studiando prima in Bocconi dove ho conseguito la laurea in Discipline economiche e sociali, poi all’Università degli Studi, dove ho ottenuto la laurea in Filosofia, entrambe con il massimo dei voti. Ora frequento Storia, perché amo studiare e per me lo studio è la palestra della mente. Dopo una decina d’anni trascorsi tra il marketing di Autogrill e le analisi di mercato in Nielsen, sono stato contattato da Tryp Network, un’azienda internazionale di certificazioni di marketing operante principalmente in Brasile, Messico, Tunisia, Francia, Portogallo, Spagna e Italia, per sviluppare e dirigere il business dapprima del mercato italiano e in seguito anche del Portogallo e della Spagna. Nello specifico, in Italia mi sono occupato dello sviluppo del premio per i prodotti alimentari chiamato "Sapore dell’Anno", presente già in altri paesi. Sono stato responsabile anche del premio "Prodotto dell’Anno" per il Portogallo, acquisendo così sempre più competenze nell’ambito delle certificazioni di marketing.

Dopo quasi cinque anni in questa esperienza internazionale, e forte della mia precedente esperienza in Nielsen nell’ambito delle ricerche di mercato, nel 2011 ho fondato la Marketing Consulting, azienda che come suggerisce già il nome si occupa principalmente di consulenza di marketing alle industrie. Nel 2015 ho lanciato in Italia un nuovo premio, il "Quality Award", attribuito ai prodotti giudicati di qualità dagli Italiani, basato su rigorosi consumer test di performance in laboratori specializzati in analisi sensoriale con ampi campioni di consumatori in target, attirando così fin da subito l’attenzione di tanti operatori del FMCG e arrivando oggi ad attestarsi come il premio di qualità numero uno in Italia. Insieme a un team di professionisti che coordino, seguo tutte le fasi relative al premio, dal primo contatto con i potenziali clienti, all’esecuzione dei consumer test, fino all’organizzazione delle azioni di comunicazione a supporto di tutti i prodotti premiati, quali TV, stampa, digital.

Qual è l'elemento di forza della sua azienda? 
L’elemento di forza dell’azienda è la profonda conoscenza della consumer science. Attraverso panel test, ricerche qualitative e quantitative con heavy user, tecniche di neuromarketing e mistery client, riusciamo a offrire alle nostre aziende clienti i più avanzati strumenti per analizzare e comprendere i bisogni dei propri consumatori e la loro opinione sui prodotti in test. Inoltre, la metodologia dei consumer test è alla base del Premio Quality Award: una metodologia scientifica, seria e rigorosa che, rispetto ad altri premi presenti sul mercato più simili a concorsi di marketing, eleva il Quality Award a livello di una certificazione di qualità. Questo importante aspetto differenziante rispetto alla concorrenza ci è sempre più riconosciuto dagli operatori del mercato, tant’è che di anno in anno il numero delle aziende partecipanti al premio è in continua e forte crescita.

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?
Il consiglio che posso dare a chiunque voglia intraprendere l’avvincente mestiere della consulenza di marketing è essere appassionati di marketing e non solo, di coltivare uno stato mentale curioso, spesso fuori dagli schemi, non considerare mai la cultura come un dato di fatto ma come qualcosa in continua evoluzione, da scardinare; non bisogna mai smettere di chiedersi i perché delle cose, per confermare i dogmi o eventualmente superarli, perché una cultura senza il perenne esercizio del dubbio smette di essere tale e diventa tradizione. E non bisogna mai smettere di studiare.

Come è stato toccato il suo settore dall’emergenza covid?
Il covid ha cambiato un po’ la nostra pelle. Tutto cominciò a fine febbraio del 2020 quando, prossimi al nostro annuale evento di premiazione dei prodotti Quality Award, siamo stati costretti a  cancellarlo. E così abbiamo dovuto reinventare il modo di ufficializzare i premiati al mercato utilizzando maggiormente media classici quali la TV e media più giovani come i social network. Il vero problema però abbiamo dovuto affrontarlo con i consumer test: non erano più i tempi in cui si potevano reclutare i consumatori per invitarli fisicamente in laboratorio a valutare i prodotti in test, visti i periodi di lockdown. Per cui abbiamo spostato l’asse sui test fatti a casa, spedendo direttamente i campioni di prodotto ai consumatori. Non è stato neanche semplice coordinare i vari test all’estero: si partiva con un test a New York o a Dubai, per poi sospenderlo a metà, a causa anche lì dei lockdown improvvisi. Nonostante tutte queste difficoltà, nel 2020 siamo cresciuti rispetto all’anno precedente come fatturato, grazie alla fiducia che i nostri clienti hanno continuato a nutrire nei nostri confronti.

Come si tiene aggiornato?
Frequento fiere di settore, leggo riviste specializzate, mi informo sul web, parlo molto con i miei clienti. È fondamentale nel mio lavoro avere una visione di insieme del mercato e tenersi informato sulle ultime novità, come lanci di prodotto, abitudini di consumo di nicchia, andamenti delle vendite. Inoltre, frequento corsi di aggiornamento nel campo delle scienze sensoriali, come l’ultimo summer camp organizzato in Sardegna da Ainem sul neuromarketing e le scienze cognitive.

Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?
Ho 40 anni, nel tempo libero amo rilassarmi a casa, magari cucinando; amo tanto leggere e fare sport. Insegno anche in alcuni centri sportivi attività aerobiche e pilates.

Ci racconta un aneddoto al quale è particolarmente legato?
Da bambino i miei genitori mi comprarono una quaglia a una fiera di paese. Mi affezionai tantissimo a lei tanto quanto lei a me, eravamo inseparabili. Mi seguiva per tutta la casa, senza mai cercare di volare via da qualche finestra, ero il suo punto di riferimento. Quando morì, fu come perdere un parente stretto, una sofferenza fortissima che non potrò mai dimenticare. Sicuramente già da allora compresi che anche gli animali non umani sono individui senzienti a cui devono essere garantiti i diritti inviolabili come il diritto alla vita, alla non sofferenza e alla libertà. Sono vegano da oltre dieci anni.

Quali sono i progetti futuri dell'azienda?
L’azienda sta continuando a crescere e, a brevissimo, a cavallo del Natale, ufficializzeremo tutti i nuovi premiati Quality Award 2022. Un’edizione che supera tutte le altre per numero di prodotti premiati. La notorietà del premio ci ha portato anche a ricevere alcune proposte di acquisizione che, per il momento, sono congelate nel cassetto. Io e il mio team abbiamo ancora tanta voglia di fare e non escludiamo nel futuro di espandere all’estero il Premio Quality Award.