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Tempesta di Halloween: rischio blackout per un temporale geomagnetico

Aurore boreali piene di particelle energetiche potrebbero causare interruzioni nelle comunicazioni lasciando la Terra al buio

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Nella notte più spaventosa dell'anno, tra il 31 ottobre e il primo novembre, il cielo potrebbe brillare di scie luminose visibili a occhio nudo anche a 50 gradi di latitudine, ovvero in Belgio o nell'Oregon. Uno spettacolo della natura, ma un incubo per la tecnologia. La Nasa infatti ha diramato l'allerta per un possibile blackout dopo che il brillamento solare ha interrotto le trasmissioni radio in America latina nella giornata del 30 ottobre.

La spiegazione è semplice, per quanto scientifica: la tempesta geomagnetica influenza il campo magnetico del pianeta interrompendo le reti elettriche e quelle di comunicazione. Altroché social down, in caso di blackout si interromperebbero tutte le linee, creando una perfetta atmosfera per la notte di Halloween. In ogni caso, gli esperti affermano che si tratterebbe di un disagio temporaneo, mentre la Nasa rassicura che queste radiazioni sono troppo lontane per penetrare l'atmosfera e colpire fisicamente gli esseri umani.

Insomma, nessuno rischia di rivivere quanto accaduto nel Quèbec nel marzo 1989 dove una tempesta geomagnetica provocò un potente blackout che lasciò la regione al buio per diversi giorni.

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