cronaca

Omicidio Reggiani, accusa di stupro

Gip dispone imputazione per Mailat

Il gip di Roma, Claudio Mattioli, ha disposto un'imputazione coatta per il reato di violenza sessuale nei confronti di Romolus Mailat, il romeno accusato dell'omicidio di Giovanna Reggiani, aggredita il 30 ottobre a Tor di Quinto e morta successivamente in ospedale. La Procura aveva chiesto l'archiviazione per lo stupro, ma il gip non ha condiviso tale tesi in virtù del fatto che la donna fu trovata con i pantaloni abbassati e senza biancheria.

Secondo il giudice Mattioli, il reato ipotizzato inizialmente di violenza sessuale oltre a quello di omicidio volontario e di rapina, sussiste perché le nuove norme penali danno una diversa configurazione, rispetto al passato, del reato in questione.

In sostanza, è vero che la Reggiani non ha subito materialmente violenza, ma il solo fatto d'averla trovata con un seno scoperto, i pantaloni abbassati e le mutandine strappate fa configurare la sussistenza del reato.

Sarà ora il pubblico ministero Maria Bice Barborini, che aveva sollecitato l'archiviazione di questa parte dell'indagine, a dover formulare per Mailat il capo di imputazione.

Lo stesso giudice Mattioli ha invece disposto l'archiviazione degli atti che coinvolgevano nella vicenda Vasili Neamtu, figlio di Emilia, la testimone che dopo il fatto accaduto nel novembre scorso chiamò la polizia e fece arrestare Mailat. Vasili Neamtu era stato accusato inizialmente di concorso in omicidio e rapina insieme con Mailat. Dalle indagini è però emerso che in questa vicenda almeno secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori italiani non ha avuto un ruolo.