La musica e il divertimento tornano protagonisti su Canale 5. Da domenica 31 ottobre in prima serata torna "All Together Now - La musica è cambiata". Alla guida del game-show musicale c'è sempre Michelle Hunziker con la giuria formata da J-Ax, Rita Pavone, Francesco Renga e Anna Tatangelo. "Qui non ci sono litigi o parolacce, è una trasmissione pulita dove l'obiettivo principale è il divertimento - dice la Hunziker a Tgcom24 -. E' una festa e questa cosa arriva a casa dove chi guarda ha la sensazione di farne parte".
Saranno 14 i concorrenti che si sfideranno nel corso delle puntate venendo valutati dai quattro giurati e dal Muro Umano, composto da 100 personaggi tra cantanti, esperti del mondo della musica e volti noti dello spettacolo.
Le temibili giurie commenteranno a microfoni aperti e senza freni la presentazione, il look, la simpatia e, naturalmente, l’esibizione canora degli aspiranti cantanti. Solo chi riesce a entusiasmare ed emozionare la giuria e il Muro ha la possibilità di proseguire il suo percorso a "All Together Now".
"Quest'anno è stato aumentato il premio del vincitore, portandolo a 100mila euro - spiega la Hunziker -. In questo modo è ancora più sottolineato l'anima da game show del nostro spettacolo, che non è un talent. Il format è stato ideato da un'olandese che ho avuto modo di conoscere e lei mi ha spiegato proprio come sia importante far capire che si tratti di un game show, al quale partecipano persone che non hanno l'obiettivo di diventare cantanti professionisti: hanno una loro vita e un talento magari inespresso che ora provano a mettere a frutto per vincere il premio finale. Che quest'anno sarà ancora più appetibile".
Ci sono altre novità?
Avremo uno sponsor, Wind3, che metterà in palio 15mila euro per il concorrente che riuscirà a far cambiare idea alla giuria. In più il vincitore potrà incidere una cover che poi sarà passata su R101. I giudici quindi hanno una responsabilità ancora più importante rispetto alle scorse edizioni.
Giuria che è stata confermata in tutti e quattro i componenti...
L'anno scorso ha funzionato molto bene e quest'anno sono tutti entrati ancora di più nel mood della trasmissione. Spesso si crea questa contrapposizione tra loro e il Muro che innesca dinamiche molto divertenti.
Anche quest'anno le storie dei concorrenti avranno spazio?
Certo, anzi, daremo ancora più spazio che in passato. Le storie dei concorrenti sono importanti affinché il pubblico possa affezionarsi. L'anno scorso ha vinto Eki, un artista di strada. E questo successo gli ha cambiato la vita. Verrà a trovarci per raccontare come grazie al premio vinto ha potuto mandare a scuola i suoi nipoti nel suo Paese, e quindi non smetterà mai di essere grato per questa occasione che ha avuto.
In una tv che è sempre più portata a replicare se stessa "All Together Now" è una delle novità degli ultimi anni che è riuscita ad affermarsi. Come te lo spieghi?
Ha successo perché è una formula molto bella. Non ci sono litigi, non ci sono parolacce, è una trasmissione pulita dove l'obiettivo principale è il divertimento. E' una festa e questa cosa arriva a casa dove chi guarda ha la sensazione di farne parte. Canale 5 è orgoglioso di avere in palinsesto qualcosa di diverso. Era una scommessa, in cui l'editore ha creduto molto, ed è stata vinta.
Perché oggi il pubblico fatica ad affezionarsi a trasmissioni nuove?
Le cose nuove oggi fanno fatica perché con la crisi, che è iniziata ben prima del Covid, è sempre più difficile sostenere dei progetti nuovi economicamente. Una volta era un po' diverso. Penso a "Love Bugs", che è stato replicato per anni e viene visto ancora oggi in Rete, che quando ha debuttato non ebbe risultato straordinari. Era qualcosa di nuovo a cui il pubblico doveva abituarsi. E' servito tempo ma alla fine il pubblico si è affezionato. Oggi il tempo è sempre meno. Serve avere le spalle larghe ed essere anche un po' matti. Quelli della mia generazione ogni tanto hanno paura a buttarsi, c'è sempre il timore del fallimento dietro l'angolo.
Nella tua carriera ti è capitato di rifiutare programmi per paura del fallimento?
Io ho avuto un percorso fortunato, già da ragazzina. Il primo programma l'ho fatto a 19 anni, quando arrivavo dalla Svizzera ed ero ancora acerba. Poi io sono una che studia, si impegna e ho fatto tanti format di successo, grazie anche al mio manager dell'epoca (Franchino Tuzio, scomparso nel 2017 - ndr): da "Colpo di fulmine" al "Festivalbar", da "Zelig" a "Scherzi a parte" e "Striscia la notizia".
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