di Marco Calindri marcocalindri@libero.it
Occorrerà offrire al pubblico nuove opportunità di divertimento, emozioni, riflessioni e impegno sociale anche tenendo conto che probabilmente, nel periodo di silenzio teatrale, anche le abitudini del pubblico sono in parte cambiate così come è cambiata quella che abbiamo sempre definito la ‘normalità’.
Credo che ora sia necessario inventarsi proposte artistiche più incisive, più attuali, più attente alle rapide evoluzioni della nostra società. Il che non significa dimenticare i cosiddetti ‘classici’ che rappresentano, comunque, un importante patrimonio culturale ed espressivo anche se, forse, andrebbero scelti e riproposti, pur nel rispetto dell’opera, con modalità più coinvolgenti.
E’ possibile che, in questa nuova fase, il pubblico non si accontenti più di un titolo accattivante o di un nome ‘televisivo’ per decidersi ad acquistare un biglietto teatrale. Occorrerà allora convincerlo che andrà a vedere uno spettacolo che davvero lascerà un segno importante nel suo intimo, che vivrà un momento unico e irripetibile e non soltanto una pura operazione commerciale.
Con la tecnologia ormai presente in ogni casa, infatti, le offerte alternative per passare una piacevole serata sono numerosissime senza bisogno uscire di casa, magari quando fuori fa freddo o piove.
© Adessoteatro
Se lo spettacolo dal vivo è veramente magia e credo che sia veramente così, allora il teatro può rappresentare, effettivamente, una nuova grande opportunità che non può essere mancata.