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 Green pass, il caso della comunità cinese: "Senza certificato verde perché Sinovac non è riconosciuto"

A "Mattino Cinque" Luca Zhou Long: "Dopo le due dosi, siamo discriminati"

Vaccinati con Sinovac, ma senza Green pass. È il caso che sta tenendo banco all'interno della comunità cinese italiana, in particolare in quella di Prato: in molti infatti avevano deciso di tornare in Cina a dicembre per farsi somministrare la doppia dose del siero, che però non è riconosciuto in Europa e pertanto non può garantire il Green pass valido in Europa.

"Siamo circa 13mila - ha spiegato a "Mattino Cinque" Luca Zhou Long, presidente dell'Associazione Generale Ramunion Italia - siamo costretti a fare un tampone ogni due giorni e questo ha provocato la perdita di molti posti di lavoro".

La risposta ufficiale da parte della Sanità e della Regione Toscana è quella di farsi somministrare uno dei vaccini riconosciuti tra Pfizer, Moderna o Johnson & Johnson: "Non ci sentiamo sicuri - dice Zhou Long - abbiamo già fatto un vaccino e temiamo che ci potrebbe essere un rischio per la salute".

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