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Polonia, la Corte di Giustizia Ue infligge una multa da un milione di euro al giorno

Secondo i giudici, il rispetto delle misure provvisorie ordinate il 14 luglio "è necessario al fine di evitare un pregiudizio grave e irreparabile all'ordine giuridico dell'Unione"

Si inasprisce lo scontro tra Unione europea e Polonia sullo Stato di diritto. La Corte di Giustizia dell'Ue ha condannato la Polonia a pagare alla Commissione europea una penalità giornaliera da un milione di euro, per non aver sospeso l'applicazione delle disposizioni nazionali relative alle competenze della Camera disciplinare della Corte Suprema.

Il rispetto delle misure provvisorie ordinate il 14 luglio dalla Corte Ue "è necessario al fine di evitare un pregiudizio grave e irreparabile all'ordine giuridico dell'Unione".

I giudici hanno sottolineato la necessità di difesa dei valori "sui quali l'Unione europea è fondata, in particolare quello dello Stato di diritto". La Commissione europea aveva chiesto le sanzioni il mese scorso, dopo che la Polonia aveva ignorato le richieste di luglio della Corte di "sospendere immediatamente" il suo sistema di disciplina giudiziaria.

Polonia: "Punizioni e ricatti dell'Ue non sono la via giusta" - L'Ue è "una comunità di Stati sovrani governati da regole chiare", ha replicato il governo polacco. "Mostrano una chiara divisione delle competenze tra Ue e Stati membri. La questione dell'organizzazione della magistratura è di competenza esclusiva degli Stati membri. Il governo della Polonia ha parlato pubblicamente della necessità di introdurre modifiche in questo settore che ne garantissero l'efficace funzionamento. La via delle punizioni e dei ricatti verso il nostro Paese non è quella giusta".

Belgio: "La Polonia non può usare l'Ue come bancomat e rifiutarne valori" - Il Belgio ha avvertito la Polonia di non trattare l'Ue come "un bancomat", ignorando a piacimento i principi democratici e di Stato di diritto. "Non puoi intascare tutti i soldi ma rifiutare i valori", ha detto il primo ministro Alexander De Croo, prendendo di mira il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Quest'ultimo ha accusato l'Ue di aver minacciato la "terza guerra mondiale". Il primo ministro belga ha accusato la sua controparte polacca di giocare "con il fuoco quando ha fatto la guerra con i colleghi europei per ragioni di politica interna".

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