Appassionata di lingue straniere, dopo una solida esperienza in società multinazionali, Giulia Giovannardi è entrata in Curasept, l'azienda di famiglia leader nella produzione di prodotti innovativi per l'igiene orale.
Giulia, cominciamo da lei: una giovane mamma in un ruolo apicale nell’azienda di famiglia.
Ho 37 anni e un bambino di due, Leone, di cui sono follemente innamorata. Ho viaggiato molto in Italia e all’estero: da piccola, io e la mia famiglia abbiamo seguito papà nei suoi spostamenti per l’attività professionale, cosa che ci ha regalato una vita personale anche ricca di avventura, e poi, fin da adolescente, ho girato moltissimo per il mondo, a partire dal Canada dove, quando avevo solo 17 anni, mi sono trasferita per un anno completando gli studi dell’intera quarta superiore. Adesso che sono mamma anche io, mi rendo conto di quanto coraggio abbia avuto la mia nel lasciarmi andare! Da lì in avanti, ho studiato moltissimo e ho fatto un interessante percorso professionale in diverse multinazionali prima di approdare in Curasept.
So che lei ha una vera passione per le lingue straniere.
E’ sempre stato così e la permanenza in Canada è stata fondamentale per imparare molto bene l’inglese e parlo fluentemente. Dopo il liceo, ho studiato economia all’università Bocconi e poi ho iniziato a lavorare per una multinazionale del food e successivamente in una del fashion sempre con l’idea di fare più esperienza possibile. In questo senso, ho avuto l’opportunità di occuparmi del CRM, una dimensione legata al concetto di gestione della base clienti e della loro fidelizzazione, un ambito del marketing che mi ha consentito di crescere professionalmente e personalmente, tenuto conto che sono stata anche nei punti vendita a stretto contatto con collaboratori e clienti. Infine, nel 2013 sono approdata in Curasept in qualità di Product Manager, ruolo che ho ricoperto per tre anni, prima di trasferirmi a Madrid per il mio MBA. Al mio ritorno ho cominciato ad occuparmi dell’Export di Curasept
Curasept è una realtà piuttosto recente.
Mio padre Stefano è stato manager in multinazionali del settore farmaceutico e nel 2001, insieme ad alcuni amici e colleghi, ha deciso di mettersi in proprio e ha fondato Curasept. Grazie al contributo di mia madre Restituta, che per molti anni è stata supervisor di molti laboratori di chimica e microbiologia, Curasept è diventata un’azienda specializzata in prodotti altamente innovativi e di assoluta efficacia per l’igiene orale. Vogliamo far sorridere le persone e farle sentire sicure di sé.
Dopo aver conquistato il mercato italiano, è giunta la volta di guardare fuori dai confini.
Occuparmi di export per Curasept non è stato facile, perché si è trattato di iniziare una attività totalmente nuova; devo ammettere anzi che è stato piuttosto complicato, ma ha costituito una palestra molto importante. Ho costruito quest’area aziendale partendo da zero e in questo devo dire che l’esperienza fatta in precedenza in una start up è stata davvero utile. Dalla mia, il fatto che mi piaccia molto viaggiare mi ha consentito di confrontarmi con persone e culture differenti, il che mi ha indubbiamente favorito nell’approccio con il mercato estero. Voglio anche aggiungere che credo nel lavoro di squadra e sono molto grata per il team che ho e che ho scelto: il teamwork è il valore aggiunto del lavorare in Curasept.
In tutto questo, ha anche messo su famiglia.
Nel 2019 è nato Leone, un’esperienza meravigliosa. La maternità mi ha regalato più stabilità ed equilibrio, anche in un momento così delicato come quello della pandemia, scoppiata pochi mesi dopo la nascita di mio figlio. Per me, che ho sempre girato tantissimo, le radici non sono i luoghi, ma le persone e in questo senso voglio dare a Leone le radici più forti e profonde possibili.
Gestire lavoro e famiglia non è facile.
Riuscire a bilanciare bene certamente non è semplice, ma mi sono organizzata e ho persone che mi aiutano. Essere mamma è come fare un corso di management accelerato: occorre saper gestire tutto e al meglio possibile, anche se ogni giorno rischia di essere avventuroso…
Donna e manager: com’è andata?
In Curasept non ho avuto alcun problema, anche perché è un’azienda “rosa” data la quantità delle donne presenti in azienda anche in ruoli chiave, come quello del Direttore Finanziario e quello della Ricerca e Sviluppo; per quanto riguarda il mio team, la componente maschile e quella femminile si equivalgono. Più che la difficoltà di essere donna, nelle mie prime esperienze professionali nelle grandi aziende ho pagato forse la giovane età, ma attualmente, grazie anche alle dimensioni contenute della nostra azienda, vince il rapporto personale, che rende le relazioni più facili e flessibili. Quanto ai clienti stranieri, qualche piccola difficoltà in più l’ho avuta con i Paesi dell’Est europeo e con quelli asiatici, ovvero quelli a tradizione maggiormente patriarcale, ma direi che ormai è tutto superato.
Un po’ di tempo libero le resta?
In quei pochi momenti che riesco a ricavare, adoro leggere e ultimamente mi piacciono moltissimo le scrittrici irlandesi. Poi, per recuperare equilibrio e benessere, faccio pilates. Quanto alla cucina, ho molto da imparare, ma io e mio marito Andrea abbiamo scoperto che il delivery è una vera risorsa!
A cosa non può rinunciare?
Ho una autentica passione per le giacche, ma soprattutto per le borse. Quella che amo di più è una di Louis Vuitton che mi sono comprata appena ho iniziato a guadagnare qualcosina: una vera soddisfazione e un oggetto al quale non posso rinunciare.
Un suggerimento alle ragazze che vogliono intraprendere un percorso di carriera.
Occorre concentrarsi molto e affidarsi a un mentore che ci sappia guidare e con cui confrontarsi. E’ facile commettere errori ed un valido programma di mentorship è straordinariamente utile e importante per trovare soluzioni efficaci e fare progetti validi anche nel tempo.