FOTO24 VIDEO24 2

Oscar, l'Italia candida "E' stata la mano di Dio" di Sorrentino

L'annuncio delle nominations (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per l'8 febbraio 2022 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo

"E' stata la mano di Dio", ecco alcuni scatti di scena

1 di 12
2 di 12
3 di 12
4 di 12
5 di 12
6 di 12
Venezia 78 | Paolo Sorrentino
7 di 12
Paolo Sorrentino ( È STATA LA MANO DI DIO)
8 di 12
 Luca Zingaretti e Luisa Ranieri
9 di 12
10 di 12
Paolo Sorrentino e Daniela D'Antonio
11 di 12
Paolo Sorrentino
12 di 12

Sarà "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino il film che rappresenterà l'Italia nella selezione per il miglior film internazionale agli Oscar. Lo ha deciso la commissione di selezione, istituita presso l'Anica su richiesta dell'Academy. La pellicola concorrerà per la shortlist (i quindici migliori film internazionali selezionati dall'Academy), che sarà resa nota il 21 dicembre 2021.

L'annuncio delle nominations (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per l'8 febbraio 2022 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo.

Il film è stato scelto tra i 18 di cui era stata proposta candidatura tra i film distribuiti in Italia o in previsione di essere distribuiti tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.

Il commento di Sorrentino
 "E' stata la mano di Dio" è il mio film piùimportante e doloroso e sono felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia", ha detto il regista Paolo Sorrentino dopo la notizia della scelta del suo film per rappresentare l'Italia agli Oscar. "Quello di oggi è solo il primo passo e il bello di questa gara è che l'unica competizione al mondo in cui arrivare già tra i primi cinque è una vittoria", prosegue. "Sono felice che il film sia stato selezionato. Ringrazio di cuore la commissione dell'Anica, che ha scelto il mio tra tanti bei film.Ringrazio The Apartment, Fremantle e Netflix per avermi sostenuto. W il cinema italiano".
 

Dopo essere stato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria e il premio Mastroianni al giovane protagonista Filippo Scotti, "È stata la mano di Dio" uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021.

Scritto dallo stesso Sorrentino, il film dal regista Premio Oscar per "La grande bellezza" racconta di Fabietto, un ragazzo della Napoli degli anni Ottanta. Personale, autobiografico, il film è una storia di crescita tra innamoramenti come quello per il calciatore del Napoli Diego Maradona e una tragedia familiare che cambierà per sempre la vita del protagonista. Un racconto di destino e famiglia, amore e perdita, con l'orizzonte giù segnato dal cinema. Filippo Scotti (premiato a Venezia) è il protagonista Fabietto Schisa. Nel cast corale Toni Servillo e Teresa Saponangelo sono i suoi genitori e poi ancora Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Biagio Manna, Enzo Decaro.


"È stata la mano di Dio" è sicuramente diverso da tutti i precedenti film di Sorrentino, come storia, ambientazione, stile cinematografico. Proprio il regista napoletano rivela come possa essere considerato più che una svolta, un nuovo inizio e presentandolo a Venezia ha detto: "Ero qui a Venezia 20 anni fa con il mio primo film, 'L'uomo in più', interpretato da Toni Servillo, mi piace pensare che questo sia un nuovo inizio".

Il titolo cita la famosa e mitica frase di Diego Armando Maradona per giustificare il suo gol all'Inghilterra ai Mondiali del 1986: "E' una bellissima emblematica metafora. E' un titolo che si riferisce al caso o al divino, io credo nel potere semi divino di Maradona", dice Sorrentino, che da ragazzo, proprio per vedere la partita del Napoli a Empoli non seguì i suoi genitori nell'abituale weekend in montagna a Roccaraso, dove morirono per una fuga di gas. "E' un mio grande rammarico non aver potuto far vedere il film a Diego, il mio primo desiderio era questo", spiega mentre riguardo alle polemiche sull'approvazione del progetto il regista ritiene che non venissero dall'ex calciatore (morto il 25 novembre 2020), "ma piuttosto dal suo entourage". 
 

Espandi