Anche quest’anno il momento è arrivato: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, alle tre del mattino si riportano indietro le lancette dell’orologio, recuperando l’ora che avevamo perduto alla fine di marzo e riallineando il cronometro che scandisce le nostre giornate con il cammino del sole. Si dorme un’ora di più, ma perderemo 60 minuti di illuminazione diurna alla fine del pomeriggio. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo, ossia fino alla notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022. I device elettronici connessi a Internet si aggiornano automaticamente, mentre per orologi da polso o da parete dovranno essere regolati a mano. Non ci sono novità, al momento, a proposito dell’eventuale abolizione del cambio di orario stagionale, su cui l’Unione Europea aveva invitato gli Stati membri a pronunciarsi entro il 2021.
L'UNIONE EUROPEA E L'ORA LEGALE – Il 2021 doveva essere l’anno della svolta, in cui ciascun Paese sarebbe stato chiamato a decidere se adottare sempre l’ora solare o sempre l’ora legale, per evitare I disagi psicofisici legati di cambio di “fuso orario”. Al momento tutto sembra essersi fermato: le priorità dettate dalla pandemia hanno spostato l’attenzione su questioni più urgenti e, di fatto, la questione è stata accantonata. Il Consiglio dell’Unione europea, attualmente presieduto dalla Slovenia, non ha neppure calendarizzato la discussione dell'argomento. Sarà la presidenza francese, a cui spetta la guida del prossimo semestre, a decidere se riprendere la questione. Per il momento, dunque, tutto resta così com'è: gli Stati dell'Europa settentrionale non sono favorevoli all'ora legale, dato che in estate godono già di sole fino a tarda sera, mentre un'ora pomeridiana di luce estiva in più agevola gli Stati meridionali, anche se non tutti sono disposti a mantenere l'ora legale per tutti e 12 i mesi dell’anno. Un accordo in proposito non è ancora stato raggiunto, anche se è importante evitare una scacchiera di fusi orari all'interno dell'Unione.
UN PO’ DI JET LAG – Il cambio dell’ora, in questo caso da legale a solare, a un primo sguardo sembra impattare meno sull’organismo rispetto al cambio primaverile: mettere indietro le lancette dell’orologio significa avere un’ora di tempo in più per dormire al mattino. Nel pomeriggio, però, il buio viene sessanta minuti prima, con le conseguenti sensazioni di sonnolenza, malinconia e con l’impressione di fare un tuffo nella brutta stagione. I disturbi fisici più ricorrenti sono un po’ di torpore e la necessità di riallineare all’orologio l’appetito e il desiderio di coricarsi. Si tratta per lo più di disturbi di lieve entità: il consiglio è di cominciare ad anticipare gli orari fin dal sabato, per cambiare le nostre abitudini nel modo più graduale possibile.
MALINCONIA DI AUTUNNO – Inutile negarlo, il buio pomeridiano anticipato ha un peso non da poco sull’umore. Non si tratta di una questione solo psicologica, ma biologica: il nostro orologio interiore è fondato sulla presenza della luce. Meno luce significa più melatonina, l’ormone del sonno, e nei soggetti più sensibili, una maggiore quantità di una sostanza chiamata Sert: uno studio dell’Università di Copenaghen ha mostrato che questa molecola, della quale è nota la funzione di “trasportatore” della serotonina, è più presente nei mesi invernali rispetto dell’estate. Il fatto non è positivo: la serotonina, ormone del benessere e della felicità, resta per così dire “bloccata” dalla Sert senza potersi attivare, peggiorando il tono generale dell’umore.
L’ALLEGRIA È UN FATTO DI LUCE – La soluzione alla malinconia invernale viene dunque dalla luce: dato che non è possibile trattenere il sole sopra l’orizzonte, possiamo studiare una migliore illuminazione per la nostra casa. La light therapy prevede il massimo sfruttamento possibile della luce diurna, ad esempio trascorrendo tempo all’aperto e rendendo più luminosa la nostra abitazione: ad esempio si possono tenere aperte le tende delle finestre, oppure creare punti luce supplementari. Sì, anche ai colori, da indossare e da utilizzare per i complementi di arredo e per i tessuti. Infine, ma non meno importante, occhio all’alimentazione: una dieta equilibrata, senza cedere alle lusinghe del comfort food, ci darà l’energia di cui abbiamo bisogno per affrontare l’autunno in salute e in allegria.