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Amnesty International chiude uffici di Hong Kong: "Troppi rischi"

Dopo quarant'anni di presenza sul territorio, la legge sulla sicurezza nazionale mina l'operato della ong: "Così è impossibile operare" 

-afp

Amnesty International ha annunciato che chiuderà i suoi uffici di Hong Kong a causa dei possibili problemi al personale causati dalla legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha imposto sull'ex colonia britannica alla fine di giugno del 2020. La norma, spiega la Ong, "ha reso impossibile alle organizzazioni per i diritti umani di lavorare liberamente e senza timore di gravi rappresaglie da parte del governo".

La decisione dell’organizzazione arriva dopo oltre quarant’anni di presenza sul territorio. "Hong Kong è stata per lungo tempo una regione ideale per Amnesty, ma recentemente si sono intensificati i tentativi di liberarsi delle voci di dissenso rispetto al governo. Così è impossibile operare" ha affermato Anjhula Mya Singh Bais, membro del Board internazionale dell’ong.

Amnesty International ha due uffici con base a Hong Kong: una sezione locale specializzata sul diritto all’educazione e una sede regionale che si occupa della ricerca e della comunicazione dell’area del Sudest asiatico e del Pacifico. 

La direttrice regionale, Yamini Mishra, ha dichiarato che la legge "è un pretesto per giustificare la censura, gli arresti e le azioni penali" e che "ha messo Hong Kong su un rapido percorso per diventare uno stato di polizia", creando un panorama privo di protezioni sul fronte dei diritti umani.

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