Lo spiega una nota congiunta

Mps, Unicredit e Mef comunicano l'interruzione del negoziato

Nulla di fatto per la potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte dei Paschi di Siena. Ora al Tesoro serve un piano alternativo 

UniCredit e il ministero dell'Economia e delle Finanze comunicano l'interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte dei Paschi di Siena. Lo riporta una nota congiunta, "nonostante l'impegno profuso da entrambe le parti". 

Piani alternativi - Naufragata la trattativa con Unicredit, il Tesoro deve guardare per il Monte dei Paschi di Siena a piani alternativi con la variabile tempo che non è da sottovalutare. Tra le ipotesi che circolano in ambienti finanziari quelle di un piano stand alone. In questo senso potrebbe essere considerati anche parti del negoziato appena interrotto come la sterilizzazione delle azioni legali e degli npl e la cessione di queste a soggetti come Amco che a suo tempo è entrata in data room. Nella sostanza una segmentazione del perimetro ma non uno spezzatino della banca.

La chiusura del bilancio - Il Mef che di Siena controlla il 64% deve uscire con la chiusura del bilancio di quest'anno. Lo impongono gli impegni presi con Bruxelles. A meno che non si riesca a trattare per una proroga della cessione di almeno 6 mesi, ossia giugno del prossimo anno. Ipotesi che è emersa nei giorni scorsi ma che è stata smentita anche se non ufficialmente e che quindi potrebbe essere ripresa in considerazione se non altro per guadagnare tempo e lavorare ad una via d'uscita percorribile.

L'incognita delle proroghe - Le incognite non mancano, a partire dal fatto che non è detto che la Dg Comp sia disponibile a proroghe. Resta sempre nel cassetto il piano messo in piedi dall'ad Bastianini, mai però approvato dalla Bce. Una strada che prevede 2,5 miliardi di euro di aumento per far fronte alla carenza di capitale e ai costi di ristrutturazione necessari per rimettere in sesto il conto economico. Ma anche 2.670 esuberi netti al 2025 e ritorno in utile nel 2023, dopo il pareggio di bilancio nel 2022. Secondo però ultimi rumors una ricapitalizzazione dovrebbe essere di almeno 4 miliardi. 

La richiesta di riferire in parlamento - "A seguito del comunicato del Ministero dell'Economia e Finanze in cui si annuncia lo stop alle trattative con Unicredit Spa per la cessione della quota della banca Monte dei Paschi di Siena attualmente in mano al settore pubblico, in coerenza con gli impegni assunti dal Ministro Daniele Franco, siamo a richiedere che il Ministro dell'Economia e Finanze, o il Direttore Generale del Tesoro, vengano prontamente a riferire presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato in merito alla situazione relativa a Mps e alle sue prospettive future". Così in una nota Luigi Marattin, Presidente della VI Commissione Finanze della Camera, e Luciano D'Alfonso, Presidente della VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato.