In uno spot il suo programma

Usa, trumpiana e pistolera: fa discutere la candidata a governatore del Nevada

Il video della campagna elettorale dell'italo-newyorkese Michele Fiore è diventato virale

© Da video

Oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni in pochi giorni per quei 50 secondi di spot elettorale che la lanciano, via Twitter, alla corsa per la poltrona di governatore dello Stato del Nevada. Michele Fiore, 51enne italo-newyorkese trapiantata a Las Vegas e già consigliera comunale della città dei casinò, fa parlare di sé, in pochi frame: repubblicana, ma soprattutto trumpiana e pistolera. 

Tre i punti del suo programma, evidenziati nei suoi profili social: messa al bando della Critical Race Theory, il concetto tornato in auge sugli Usa Paese razzista nelle fondamenta, perché poggia su disuguaglianza e oppressione delle minoranze; stop all'obbligo vaccinale anti-Covid per i lavoratori e fine dei brogli elettorali.

Un nuovo personaggio alla ribalta della politica americana, dunque. Non senza ambiguità, però. Michele Fiore è una trumpiana convinta della prima ora ("Donald miglior presidente Usa della storia", la sua convinzione con la quale sostiene la nuova candidatura del tycoon per il 2024); è un'appassionata di armi - e ne dà sfoggio nel video promozionale -, ma risulta tavolta fuori dagli schemi repubblicani. In particolare, quando si schiera a favore dei matrimoni gay e della legalizzazione della cannabis terapeutica.

"Il Washington Post mi ha definito 'pistolera da calendario', - afferma Fiore mentre sfreccia con il pick-up nel deserto. - Politico mi ha soprannominato 'Lady Trump'. Ma non mi importa niente. Abbiamo bisogno di outsider, combattenti, non dei soliti politici noiosi, moderati e pronti al compromesso". E rompe un televisore in bianco e nero che ha sullo schermo il collega repubblicano Mitt Romney. Chi la spunterà?