"E' giusto considerare la somministrazione della terza dose di richiamo anche per le fasce di popolazione attualmente non indicate come prioritarie per età". Lo dice a Il Corriere della Sera, Giorgio Palù, presidente dell'Aifa. "Dopo gli immunodepressi, ospiti delle Rsa, over 80 e operatori sanitari - spiega - abbiamo individuato gli over 60 come persone che dovrebbero ricevere il booster almeno sei mesi dopo le prime due dosi".