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Migranti, Draghi: "No al finanziamento Ue per i muri" | "Riparare le carenze dell'Europa, non distruggerla"

Caro energia, la proposta del premier italiano: "Subito stoccaggio integrato"

Non è prevista un'apertura dell'Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. Lo riferisce Mario Draghi al termine del Consiglio europeo, sottolineando che la Commissione europea "non approva". Il presidente del Consiglio auspica poi la riapertura della discussione sul diritto d'asilo e si dice "molto soddisfatto" di come si è conclusa l'incontro comunitario sull'immigrazione.

"Migranti nodo Ue, non ha senso privilegiare rotte" Quello delle migrazioni "ormai è un problema di tutti, non ha senso privilegiare un Paese o una rotta. Sui rimpatri e le riammissioni occorre che l'Ue agisca tutta insieme", dice il premier.

"Il problema che abbiamo vissuto per tantissimi anni da soli oggi è un problema di tutti e quindi è importante non dividersi, perché ormai è un problema comune, non ha senso privilegiare un Paese o una rotta", ricorda Draghi citando la pressione "che si esercita al confine tra la Bielorussia e i Paesi Baltici e la Polonia dove l'immigrazione è usata strumentalmente dal regime bielorusso", "la pressione che viene dalla Turchia che è destinata ad aumentare con la crisi afghana e la pressione del Nord Africa che noi conosciamo fin troppo bene".


Il presidente del Consiglio italiano quindi sottolinea la necessità di "ribilanciare la dimensione esterna dell'Unione dando al Mediterraneo meridionale la stessa importanza che si dà al Mediterraneo orientale" in termini di allocazione di fondi.

"Riparare carenze Europa, non distruggerla" "Chi fa parte del governo deve rispettare i diritti dell'Ue e considerare il percorso verso l'Euro un grande successo ed eventualmente riparare alle carenze di questa  costruzione, non distruggerla. E credo che nessuno voglia farlo", sottolinea Draghi.

Energia, "subito stoccaggio integrato" Sulla questione energetica "siamo stati espliciti: bisogna cominciare a preparare ipotesi da subito per uno stoccaggio integrato per quanto riguarda le scorte strategiche e fare un inventario delle varie riserve disponibili nei Paesi per proteggere in egual misura i Paesi Ue". 
 

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