Caso Ciro Grillo, i legali: i quattro indagati scelgono il rito ordinario
Con questa decisione i quattro giovani, accusati di violenza sessuale di gruppo contro una studentessa, rischiano fino a 12 anni di carcere. Gli abusi risalirebbero a tre anni fa nella casa di Grillo, in Sardegna
In caso di rinvio a giudizio Ciro Grillo e i suoi tre amici sceglieranno il rito ordinario. I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo, avvenuta il 17 luglio 2018 nella casa di Beppe Grillo in Sardegna, nei confronti di una studentessa italo-norvegese. Scegliendo il rito ordinario i giovani rischiano pene fino a 12 anni di carcere.
Due giovani preferivano il rito abbreviato - I legali dei quattro giovani, Enrico Grillo, Romano Raimondo, Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Alessandro Vaccaro e Mariano Mameli, hanno preso la decisione dopo diverse riunioni con i loro assistiti, due dei quali avrebbero preferito il rito abbreviato.
Le accuse contro Ciro Grillo e i tre coetanei - I quattro amici, Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, tutti di Genova, sono accusati di aver violentato la studentessa, dopo una serata passata in discoteca, nella casa in cui stavano trascorrendo le vacanze in Costa Smeralda. Secondo l'accusa l'avrebbero costretta a bere e avrebbero poi abusato di lei più volte. La ragazza era in compagnia di un'amica. Tre dei giovani, Capitta, Lauria e Grillo, avrbbero anche fatto foto oscene con la seconda ragazza mentre dormiva sul divano. Anche per questo sono accusati di violenza sessuale.