"In quel momento la volevo uccidere. Perché tanta violenza? Perché c'erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda. E' stato un raptus". Lo ha detto durante l'interrogatorio Enzo Galesi, il 59enne arrestato per l'omicidio dell'ex fidanzata Elena Casanova, 49enne, uccisa a Castegnato, in provincia di Brescia, a colpi di martello.
"L'ho colpita più volte alla testa", ha spiegato, aggiungendo di aver avuto una relazione con la vittima che si era conclusa un anno fa. "L'ho incrociata ieri in un negozio a Castegnato e poi - ha detto - sono andato ad aspettarla fuori casa".
Il femminicidio è, infatti, avvenuto fuori dall'abitazione della donna, che da 15 anni abitava in paese e che era impegnata in campagne ambientaliste con comitati locali. La casa della vittima è una villetta a schiera che si affaccia su alcuni campi agricoli, in una zona non troppo illuminata. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Galesi, separato e padre di due figli già grandi, ha seguito la ex fidanzata e quando lei ha parcheggiato ha prima infranto con un martello il finestrino della vettura e poi ha colpito ripetutamente la donna, morta sul colpo.
A lanciare l'allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito le urla e sono poi stati avvisati dallo stesso assassino, che ha infine atteso in strada l'arrivo dei carabinieri e ha consegnato il martello.