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L'Aquila, schiacciata da una porta da calcio: muore bimba di 5 anni

L'incidente è avvenuto in un piccolo campo sportivo dismesso

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Una bambina di cinque anni, Sofia Piccioli, è morta a Rocca di Botte (L'Aquila), dopo essere stata colpita da un pezzo di ferro di una porta da calcio. L'incidente è avvenuto in un piccolo campo sportivo dismesso, situato accanto a quello attualmente in uso. Il personale del 118 non è riuscito a rianimare la piccola, che con i genitori abitava a Roma: la famiglia era conosciuta a Rocca di Botte, dove trascorreva le vacanze.

La famigliola era andata nella seconda casa dei nonni materni per passare qualche giorno lontano dalla Capitale. La tragedia è avvenuta intorno alle 16, quando la piccola e i genitori, accompagnati dal cane, sono usciti per fare una passeggiata: una volta entrati nel campo sportivo di proprietà del Comune, con il cancello aperto e senza una segnaletica di pericolo, la bimba e il cane si sono messi a giocare nei pressi della porta di calcio. Per cause ancora in corso di accertamento, all'improvviso la struttura in ferro della porta ha ceduto, travolgendo la bambina, colpita gravemente alla testa.

A dare l'allarme sono stati i genitori. Sul posto sono giunti l'ambulanza del 118 di Carsoli, l'eliambulanza dall'Aquila, oltre ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa Italiana. I soccoritori hanno tentato a lungo di rianimare la piccola, ma la ferita al capo era troppo grave. "Davanti ai nostri occhi - hanno dichiarato i soccoritori - si è presentata una scena straziante, abbiamo fatto l'impossibile per strappare alla morte la bimba, ma non era nelle facoltà umane salvarla. È una tragedia immane che getta nello sconforto la comunità di Rocca di Botte e quella di Acilia". 

Il luogo dell'incidente è stato posto sotto sequestro e il cancello del campo sportivo chiuso con un lucchetto. La procura di Avezzano sta indagando non solo per capire la dinamica dell'incidente, ma anche per fare chiarezza su alcuni aspetti della tragedia: il pm di turno, Elisabetta Labanti, dovrà in particolare verificare le cause del crollo della porta. Sul posto è intervenuto anche il medico legale che ha effettuato una ricognizione cadaverica ritenendo compatibili le lesioni riscontrate sulla testa della bambina con il pezzo di ferro crollato. I genitori, sotto shock, sono stati ascoltati dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Michele Valentino Chiara.

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