Un'app al femminile

New York: da app di incontri a ristorante, al Bumble Brew la prima mossa la fa la donna

L'obiettivo del locale è quello di offrire ai propri utenti un posto sicuro in cui incontrarsi per il primo appuntamento

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Dopo la collaborazione tutta americana tra l'app di incontri Tinder e il servizio di trasporti Uber, anche Bumble si rinnova offrendo ai suoi utenti un nuovo spazio per incontrarsi: un ristorante nel cuore di Soho, a New York. Se infatti incontrarsi su internet ormai non è più né un tabù né una novità, gli scogli principali rimangono sempre gli stessi: la prima mossa e dove incontrarsi la prima volta. Se tempo fa era prerogativa dell'uomo corteggiare e convincere la donna a uscire, dal 2014 con Bumble le carte in tavola sono cambiate.

Il concetto base è quello di tutte le app di incontri online. Prima il "mi piace" alla persona con cui avremmo piacere di uscire, poi l'attesa perché lei faccia lo stesso e infine, in caso di match, l'app invia una notifica a entrambe le persone. Dopodiché, Bumble lancia la palla alla donna che dovrà fare la prima mossa confinando l'uomo in una sorta di limbo da cui uscirà solo se verrà contattato da lei. Alla base di questa decisione anche la volontà di rendere l'ambiente più sicuro per il pubblico femminile, che così facendo ha la facoltà di decidere se confermare o meno quel match.

Poi il secondo passaggio, dove andare a cena. Per risolvere anche questo problema, l'applicazione ha aperto nel quartiere Soho di New York il Bumble Brew, caffé, ristorante e wine bar. Un progetto creato insieme alla collaborazione del locale italiano Pasquale Jones. Si tratta di un ristorante dedicato agli utenti dell'app, al punto tale che lo stesso arredamento ricorda le tonalità sul giallo di Bumble. Ancora una volta, pensato posto sicuro per le donne, che alla prima uscita ancora non sanno effettivamente chi si troveranno davanti.

Whitney Wolf Herd, fondatrice di Bumble ha parlato di 1,7 miliardi di prime mosse fatte dalle donne fino ad oggi. Un successo per la Herd, che ha portato la sua lotta rosa anche nel dietro le quinte con un team composto interamente da figure femminili.