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"Tgcom24Tour" a Bologna, cos'è la sostenibilità per istituzioni e imprese

Ne abbiamo parlato con il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni, il presidente del Consorzio Pamigiano Reggiano Nicola Bertinelli, il presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari e il direttore generale di Italia Zuccheri Alessandro Benincà

Durante la prima tavola rotonda ("Territorio e imprese") della tappa di Bologna di "Tgcom24Tour", istituzioni e imprese hanno detto cosa significa per loro "sostenibilità". Ne abbiamo parlato con il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni, il presidente del Consorzio Pamigiano Reggiano Nicola Bertinelli, il presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari e il direttore generale di Italia Zuccheri Alessandro Benincà.

Cos'è la sostenibilità dal punto di vista di un sindaco? Secondo Lepore "significa partecipare alla sfida della transizione ecologica. Dobbiamo tenere presente anche il fattore sociale. Ricordiamoci che quando facciamo le riforme ci sono poi i cittadini che rischiano di perdere il lavoro. Un politico deve quindi trovare l'equilibrio tra queste due cose".

"Sostenibilità è un qualcosa che deve esserci nel tempo, perdurare. Per noi, nella filiera del Parmigiano reggiano, significa rafforzare ulteriormente il nostro assetto valoriale. Ad esempio, i tetti delle nostre stalle diventeranno parchi agro-fotovoltaici", spiega Bertinelli. Per Benincà "la sostenibilità è un elemento strategico, è la chiave di successo, il motivo per cui abbiamo ancora i nostri zuccherifici. Per noi vuol dire prendersi cura dei nostri 30mila ettari che ogni anno coltiviamo per la barbabietola, dal seme al prodotto finito".

Per Pedroni "la sfida è che la sostenibilità sia accessibile a tutti i consumatori. Il cibo deve essere buono, sostenibile e accessibile a tutti". Calzolari ha invece dichiarato in merito: "Dobbiamo portare tutto il sistema produttivo nella direzione della sostenibilità. Noi ci stiamo occupando di portare tutte le nostre 600 stalle in una transizione con un approccio metodologico che ci consenta. Ci siamo dati degli obiettivi, ad esempio la riduzione del 30% della CO2. Vorremmo proprio trasformare i nostri agricoltori in ecoagricoltori, persone che consapevolmente lavorano per il proprio reddito ma anche per migliorare l'ambiente".

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