Cucchi, Corte d'appello: "Dai carabinieri reazione ingiustificata e sproporzionata"
Secondo la Corte d'assise d'appello di Roma le azioni dei militari furono "sproporzionate rispetto al tentativo dell'arrestato di colpire il pubblico ufficiale"
I giudici della Corte d'assise d'appello di Roma descrivono l'aggressione contro Stefano Cucchi come una reazione "con modalità violente ingiustificate e sproporzionate". E' quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con cui il 7 maggio sono stati condannati a 13 anni i due carabinieri responsabili di tale reato. La Corte ritiene le azioni "sproporzionate rispetto al tentativo dell'arrestato di colpire il pubblico ufficiale".
Il gesto di reazione di Cucchi è stato, secondo i giudici, "un gesto solo figurativo, inserito in un contesto di insulti reciproci inizialmente intercorsi dal carabiniere Di Bernardo e l'arrestato che, nel dato contesto, esprime il semplice rifiuto di sottoporsi al fotosegnalamento".
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