Sono oltre 811 gli ettari inghiottiti dalla lava del vulcano su La Palma, una delle isole Canarie. Solo nelle ultime ore sono stati danneggiati decine di case e terreni circostanti, facendo salire a 1956 la quota di costruzioni già distrutte.
Il sistema europeo Copernicus, che si occupa della sorveglianza satellitare della Terra, ha previsto una riduzione della quantità di ceneri vulcaniche per via di un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Per questo le compagnie aeree hanno potuto riprendere i voli per o dall'isola, dopo le cancellazioni del weekend.
Ma il vulcano continua a spaventare e le autorità locali hanno raccomandato agli abitanti di alcune zone dei comuni prossimi al vulcano, di rimanere in casa oggi e domani per la pessima qualità dell’aria. A preoccupare è anche l'attività sismica legata all'eruzione. Decine di scosse sono state avvertite in superficie: la più forte, di magnitudo 4.6, è stata registrata domenica sera, poco prima della mezzanotte.