Trieste, i portuali in sciopero: "Battaglia vinta, domenica al lavoro" | Poi il dietrofront: "Il presidio continua e non si molla"
Si conclude il secondo giorno di sit-in. Il presidente dello scalo, Zeno D'Agostino: "Questa situazione non si poteva più tollerare, ho bisogno di un porto che funzioni"
Trieste, la protesta dei portuali contro il Green pass
"Questa prima battaglia è stata vinta": da domenica i portuali di Trieste tornano al lavoro, ma promettono di non fermarsi. ll Coordinamento dei portuali ha reso nota la sua decisione: "Abbiamo dimostrato la forza dei lavoratori e di coloro che li hanno sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale". Il comitato è poi tornato sui propri passi, sostenendo in un breve messaggio social che "il presidio continua e non si molla".
Il presidente dello scalo, Zeno D'Agostino: "Questa situazione non si poteva più tollerare, ho bisogno di un porto che funzioni".
Nel secondo giorno di sit-in, a metà pomeriggio, i manifestanti erano oltre duemila e altri quattro pullman sono arrivati. A differenza di venerdì, un maggior numero di sostenitori "No pass" si sono aggiunti, sposando la causa dei lavoratori e arrivando anche da altre Regioni.
Cori e tamburi - Nel parcheggio antistante il varco si sono posizionati furgoni e camper, messi a disposizione per chi volesse riposare un po'. Per il resto si sono alternati momenti di cori "no Green pass" e "Libertà" al ritmo di tamburi. Vicino ai tornelli le casse hanno risuonato hit evergreen e i presenti si sono uniti in coro.
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