manifestazioni nei porti di Trieste e di Genova

Proteste per il debutto del Green pass obbligatorio, disagi ma l'Italia non si ferma

A Roma sit-in pacifico: rose date ai poliziotti. Bonomi (Confindustria): "Ha prevalso il senso di responsabilità"

Nel giorno del debutto dell'obbligo di Green pass per milioni di lavoratori si sono registrate diverse proteste con relativi disagi, specie nelle zone portuali, ma l'Italia non si è fermata. Nessun problema di ordine pubblico dopo gli scontri di sabato a Roma. Intanto continua la corsa alla certificazione verde: nelle ultime 24 ore i tamponi hanno toccato quota record di 506mila, mentre in un solo giorno sono stati emessi ben 860.094 Green pass.

A Trieste oltre 5mila persone si sono raggruppate davanti al Varco 4 tra urla "libertà" e slogan contro il governo Draghi. I portuali hanno impedito a militanti di Forza Nuova e di estrema sinistra di accedere nell'area. Momenti di tensione quando una troupe del Tg3 è stata circondata da numerosi manifestanti e costretta ad allontanarsi inseguita dalle grida "venduti!".

"La protesta va avanti fino a quando non tolgono il Green pass", ha annunciato Stefano Puzzer, leader del Coordinamento lavoratori portuali della città. L'attività dello scalo è proseguita comunque quasi regolarmente, anche se con qualche rallentamento.

L'operatività non è stata compromessa anche al porto di Genova, dove un presidio di lavoratori ha bloccato le operazioni al varco Etiopia. Momenti di tensione quando un automobilista ha tentato di entrare urlando "andate a vaccinarvi e guadagnatevi la pagnotta". Stop anche al varco internazionale di San Benigno ed al Terminal Traghetti dove i manifestanti hanno fatto passare le persone ma non le merci.

Problemi più gravi sono stati invece creati alla viabilità genovese dai blocchi del traffico attuati. Ad Ancona un centinaio di persone ha impedito l'accesso al porto causando lunghe file di auto e mezzi pesanti. Disagi alla viabilità più che per l'operatività dello scalo. Nessuna criticità di rilievo per pubblica amministrazione ed aziende di là degli degli ingressi scaglionati ai ministeri e qualche fila per la presa in visione del pass.

Certificati di malattia in aumento I dati Inps sui certificati malattia, nel pubblico e nel privato, hanno fatto registrare un aumento del 23,3% rispetto a venerdì scorso. Presidi di protesta si sono svolti davanti ai cancelli di alcune fabbriche, come la Fiat Avio di Rivalta, alle porte con Torino. Uno sciopero è stato indetto dalla Fiom alla Ferrari di Maranello.

Capitolo manifestazioni: anche in questo caso non ci sono state degenerazioni delle proteste che si sono volte in molte città. Nella Capitale qualche decina di No pass ha tentato di bloccare il traffico in via Labicana, a ridosso del centro: fermati dalle forze dell'ordine. Al raduno contro il Green pass al Circo Massimo si sono presentati in un migliaio (oltre 10mila per gli organizzatori). Fischi per giornalisti e sindacati, "si sono venduti a Brunetta", ha detto dal palco Edoardo Polacco, leader dell'associazione "Le Sentinelle della Costituzione".

Spazio anche per un gruppo di manifestanti donne che si sono avvicinate con delle rose in mano alle forze dell'ordine che con i blindati presidiavano gli accessi all'area.

Al corteo di Bologna, oltre 2mila partecipanti, insulti al megafono contro il premier Mario Draghi, il segretario della Cgil Maurizio Landini e persino contro la senatrice a vita Liliana Segre: "Una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe avere perché porta vergogna alla sua storia: dovrebbe sparire da dove è".

Niente tensioni a Milano, dove centinaia di persone si sono radunate a piazza Duomo e circa 500 a l'Arco della pace. A Torino un centinaio di studenti "No Green pass" si è ritrovato nel cortile nel Campus Universitario Einaudi. "Siamo qua per riprenderci l'università liberandola dalle discriminazioni", hanno sostenuto.

Intanto si registra un'impennata dei pass: attraverso il tampone, come dimostra il mezzo milione di test effettuati nell'ultima giornata, ed anche il vaccino. Nell'ultima settimana sono state fatte 1,2 milioni di dosi: 127mila in più rispetto alla settimana precedente. Tuttavia c'è ancora una base dura dei No vax: sono 7,9 milioni gli over 12 finora sfuggiti all'iniezione. La quota degli immunizzati ha raggiunto l'81% nella platea dei vaccinabili.