"Nelle 20 grandi città al voto eletti solo sindaci uomini perché c'era una minore presenza di candidate", ha detto il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti sulle amministrative. "Non sempre le donne si sono dimostrate all'altezza del ruolo che dovevano svolgere, penso al caso di Roma", ha aggiunto. La replica di Giuseppe Conte: "Concezione maschilista proprio dalla ministra per le Pari opportunità e attacco strumentale alla Raggi".
La replica di Giuseppe Conte - Alla ministra Bonetti ha risposto con un lungo post Giuseppe Conte: "Questa frase rivela la tipica concezione maschilista per cui le donne, quando si cimentano in compiti di responsabilità - stentano, arrancano, spesso non si rivelano 'performanti' - ha scritto il presidente di M5s. - Ma la nota ancor più stonata è che a pronunciare quest’ultima frase sia stata Elena Bonetti, Ministra per le Pari opportunità di Italia Viva, che pure aveva speso parole sacrosante sulla preoccupante assenza di donne tra i 20 nuovi sindaci eletti nei grandi Comuni andati al voto: un'evidenza che impone una riflessione non circostanziale, poiché abbraccia lo stato di salute della nostra democrazia".
"Invece, - ha aggiunto Conte - pur di condurre un attacco strumentale contro Virginia Raggi la ministra ha dimostrato che non basta un incarico istituzionale per rimuovere atteggiamenti pregiudiziali contro le donne. Quando chi riveste incarichi e responsabilità di Governo esprime questi concetti diventa parte del problema e non della soluzione".
Per concludere con: "Viva le donne e gli uomini che si impegnano per combattere disuguaglianze e disparità.
Viva le donne e gli uomini che si impegnano per la propria comunità con il coraggio di Virginia Raggi".