Con l'obbligo di Green pass le prime dosi di vaccino sono cresciute del 46%, rispetto al trend atteso in assenza di obbligo. La stima si basa sui dati aggiornati (tra il 16 settembre e 13 ottobre) in possesso della struttura commissariale e calcola 559.954 prime dosi in più legate alla certificazione verde. Inoltre, la media dei tamponi giornalieri da quando è stato introdotto l'obbligo è tra i 250mila e i 300mila.
Senza l'obbligo di Green pass, secondo quanto risulta all'Ansa, le prime somministrazioni di vaccino nelle quattro settimane prese in esame si sarebbero fermate a 1.208.272, mentre hanno raggiunto quota 1.768.226.
La prima dose all'85% della popolazione - Sono circa 46 milioni, confermano alla struttura commissariale, le persone over 12 che fino ad oggi hanno ricevuto almeno la prima dose, cioè l'85,11% della platea vaccinabile. In ambito europeo, sottolineano, con questi numeri l'Italia si colloca ben al di sopra della media Ue, davanti a Francia e Germania per numero di somministrazioni e di vaccinati in proporzione alla popolazione.
In un giorno scaricati 563mila Green pass - In un solo giorno sono stati emessi 563.186 Green pass, la maggior parte dei quali (369.415) in seguito a un tampone. Il dato, relativo al 13 ottobre, è pubblicato sulla piattaforma del governo da cui è possibile scaricare il pass e da cui emerge che complessivamente sono stati scaricati dagli italiani poco più di 98 milioni di certificati. L'app Io la più utilizzata (871.791 volte), seguita dal sistema Spid e Carta d'identità elettronica (279.735) e dalla tessera sanitaria (276.347).
Tamponi, verso i 500mila test quotidiani - Con l'obbligatorietà del Green pass, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa prevede che si passi dagli attuali 300mila ai 500mila test al giorno aggiungendo di essere "fiducioso" sulle possibilità di gestire il forte aumento della domanda. In prima linea ci saranno le farmacie, dove già con il sistema delle prenotazioni la domanda è molto cresciuta.
Speranza: "Molte prime dosi nelle ultime ore" - L'auspicio di Federfarma è comunque quello di "fare sempre meno tamponi e sempre più vaccini". A tal proposito anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolinea che in queste ore "ci sono tante prime dosi in corso". Se, come sottolinea il sottosegretario Pierpaolo Sileri, i No vax "puri" sono pochi, resta una platea ancora piuttosto sostanziosa titubante nei confronti della vaccinazione. "A loro dobbiamo rivolgere una parola di fiducia e abbiamo tutti gli elementi del caso perché l'evidenza scientifica ci dice che i vaccini sono efficaci e sicuri".