Erano nelle loro gabbiette in convalescenza e lì sono morti carbonizzati otto gatti, ospiti dell'Oasi felina di Pianoro (Bologna). Nella notte un incendio ha distrutto la struttura che li ospitava e così i mici ricoverati nell'infermeria non hanno avuto scampo. Tutti gli altri sono fuggiti nel vicino bosco e risultano dispersi. Per ridare vita al gattile gestito da volontari è già partita una raccolta fondi.
"Il giorno più brutto nella storia dell'oasi felina di Pianoro". Così, in un post sulla pagina Facebook, i responsabili del gattile di via Fondovalle Savena, sul primo Appennino bolognese, hanno raccontato l'incendio che la scorsa notte ha devastato la struttura.
La maggior parte dei gatti è riuscita a scappare, spaventati dalle fiamme, ma otto mici che erano nell'infermeria, l'area più colpita del rogo, sono morti carbonizzati, perché intrappolati senza possibilità di fuga.
Le cause dell'incendio, dai primi accertamenti di vigili del fuoco e carabinieri della Compagnia di San Lazzaro intervenuti sul posto, risultano accidentali: a quanto pare un cortocircuito partito da un tappetino riscaldato.
Gli stessi gestori spiegano che dalle telecamere di sicurezza, installate per scongiurare atti vandalici, non si notano figure che si avvicinano durante la notte.
I danni causati dall'incendio sono ingenti: strutture, strumenti e apparecchiature anche costose, donate o acquistate negli anni, sono andate distrutte.
Alcuni dei gatti che sono scappati risultano ancora dispersi, altri sono già tornati in cerca di cibo.
Responsabili e volontari dell'oasi felina di Pianoro, gestita dall'associazione "Una zampa sul cuore", sono già al lavoro per cercare di ripristinare il gattile e lanciano un appello a fare una donazione collegandosi al sito internet della stessa associazione.