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Coppie e lockdown, ci rimette anche il sesso: ecco chi ne ha fatto di meno

Le cause principali sono paura e distanziamento sociale, il primo studio italiano condotto dall’Istituto Mario Negri racconta come la pandemia abbia  cambiato le abitudini sessuali del Paese

agenzia

Un italiano su quattro ha fatto meno sesso durante il lockdown. E’ quanto emerge dallo studio dell’Istituto Mario Negri pubblicato sul Journal of Epidemiology, la prima ricerca condotta in Italia su un campione rappresentativo della popolazione adulta. La pandemia ha cambiato le abitudini sessuali, e i più colpiti sono gli uomini giovani, istruiti, e con abitazioni precarie. 

I dati - Oltre il 35% ha riportato un cambiamento nell'attività sessuale durante i mesi di lockdown nazionale, con l'8% che ha aumentato e ben il 27% che ha diminuito tale attività. Tra i conviventi, una coppia su cinque ha dichiarato che tra marzo e maggio 2020 ha avuto meno rapporti rispetto alle abitudini pre-lockdown. 

Ma non sono le coppie le più colpite - Il calo è stato maggiore per gli uomini, giovani, istruiti, e con condizioni abitative precarie. "Se l'interruzione degli spostamenti e l'obbligo di distanziamento sociale hanno soprattutto limitato la vita sessuale dei single”, commenta Andrea Amerio, ricercatore psichiatra dell'Universita' di Genova e primo autore dello studio, “la paura del contagio, i sentimenti generalizzati di ansia e di tristezza, la presenza dei bambini a casa sono tra i probabili fattori alla base di questo importante decremento nei partner conviventi". 

Lo studio è frutto del lavoro di un consorzio multidisciplinare che coinvolge psichiatri, psicologi, esperti di sanità pubblica e biostatistici dell'Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Genova e di Pavia, dell'Istituto Mario Negri, dell'Istituto per Studio e Prevenzione Rete Oncologica (Ispro) e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. "Le nostre analisi si basano su un campione rappresentativo di oltre 6.000 soggetti che stiamo seguendo nel tempo - specifica Silvano Gallus, ricercatore del Mario Negri e coordinatore del consorzio. Queste analisi ci permetteranno di capire come gli stili di vita e le abitudini degli italiani si siano modificate e si stiano continuando a modificare a seguito dell'esperienza pandemica vissuta". 

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