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Green pass, bozza Dpcm: arriva il controllo automatizzato dipendenti

Alle imprese sarà vietato conservare i qr code e anche i vaccinati all'estero potranno richiedere il certificato

Il ministero della Salute ha preparato un nuovo Dpcm in cui si annuncia l'arrivo di un aiuto tecnologico alle imprese per il controllo Green pass dei propri collaboratori. "Saranno resi disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità" che consentono "una verifica quotidiana e automatizzata delle certificazioni verdi del personale in servizio, di cui è previsto l'accesso ai luoghi di lavoro, senza rivelare le informazioni trattate".

Nei controlli vietato conservare Qr code - Per i controlli del Green pass effettuati con App, "è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (qr code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle" per il controllo per l'accesso al lavoro "le informazioni rilevate dalla lettura dei qr code e le informazioni fornite in esito ai controlli" stessi. Lo prevede la bozza del Dpcm sui controlli del Green pass, cui il governo sta lavorando. Il ministero prevede l'uso "di un pacchetto di sviluppo per applicazioni, rilasciato dal ministero della Salute con licenza open source", che si può "integrare nei sistemi di controllo degli accessi, inclusi quelli di rilevazione delle presenze". 

Super Green pass, tutte le regole fissate dal nuovo decreto

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Anche vaccinati a estero possono richiederlo - Anche chi si è sottoposto a vaccinazione fuori dall'Italia potrà richiedere il Green pass. "Il Sistema" Tessera sanitaria "acquisisce tramite apposito modulo online, reso disponibile sul portale nazionale della Piattaforma-DGC, i dati relativi alle vaccinazioni effettuate all'estero dai cittadini italiani e dai loro familiari conviventi nonché dai soggetti iscritti al Servizio sanitario nazionale che richiedono l'emissione della certificazione verde COVID-19 in Italia per avere accesso ai servizi e alle attività individuati dalle disposizioni vigenti". E' quanto si legge nella bozza del Dpcm.
 

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