A 50 anni dalla fine dei Beatles, Paul McCartney ha parlato dello scioglimento della band durante un'intervista per BBC Radio 4, raccontando una versione diversa della storia e chiarendo una volta per tutte come realmente andò: fu John Lennon a volere la separazione dei Fab Four, non lui, sul quale però ricadde la maggior parte della colpa. Infatti fino ad oggi era attribuita a lui la rottura soprattutto per via quella "famosa" auto-intervista inviata alla stampa nel 1970 in cui presentava il suo primo album solista.
L'intervista alla BBC verrà trasmessa su Radio 4 il 23 ottobre prossimo, mentre sulla sua edizione online, l'Observer ha pubblicato alcuni passaggi delle dichiarazioni di McCartney. "Non sono stato io a istigare la scissione. Quello fu il nostro Johnny", dice l'ex Beatles all'emittente britannica, ricordando il "più difficile periodo della mia vita".
McCartney voleva che la band restasse unita, assicura, soprattutto perché dopo otto anni dalla sua nascita a Liverpool nel 1960 stava ancora creando "roba abbastanza buona", come "Abbey Road" e "Let It Be". Questa "era la mia band, questo era il mio lavoro, questa era la mia vita, quindi volevo che continuasse". E poi: "Non sono io la persona che ha istigato la scissione - ha insistito -. Eh no, no, no. Un giorno John è entrato in una stanza e ha detto 'lascio i Beatles'. E questa sarebbe l'istigazione alla scissione?". Un fardello, questo, che McCartney si porta sulle spalle da allora: "Ho dovuto conviverci perché era quello che la gente vedeva. Tutto quello che potevo fare era dire di no".