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Samy Youssef e il viaggio in Italia: "Sono arrivato su un barcone, ho pensato: qui muoio"

Il modello di Moschino racconta la sua storia al "GF Vip": "Mio padre era violento con mia madre"

"A quindici anni sono venuto in Italia da solo, su di un barcone". Al "Grande Fratello Vip", Samy Youssef racconta la sua storia: "Per quindici giorni sono stato su un camion per quindici giorni per attraversare il deserto - ha confessato - le onde del mare erano alte sette metri. Già al secondo giorno di viaggio in mare avevamo perso la speranza, poi è iniziata ad entrare acqua e in quel momento ho pensato di morire".

Quelle onde, però, non gli hanno tolto la vita ma lo hanno spinto in sulle rive italiane dove, passo dopo passo, è riuscito a costruire la sua nuova vita fino a diventare uno dei modelli di Moschino: "Qui in Italia sono riuscito a pagare tutti i debiti della mia famiglia - ha raccontato - per me l'Egitto è il posto in cui sono nato, ma l'Italia sarà sempre la mia casa".

Il concorrente e modello egiziano ha spiegato anche i difficili momenti della sua adolescenza, in cui ha dovuto assistere alla violenza del padre che poi è stato colpito da una grave malattia: "A dieci anni ho iniziato lavorare perché mio padre non poteva - raccontava - facevo il carpentiere, poi ho impiegato un anno per convincerlo per venire in Italia. A mia madre non volevo dire nulla perché aveva perso due figli e temeva moltissimo questi viaggi in mare".

Infine la sorpresa: l'incontro con Angelo, il responsabile della sua casa famiglia, che gli è stato vicino dal suo arrivo in Italia fino a oggi. "Mi ricordo come se fossi ieri il giorno in cui sei arrivato. Da quando ha iniziato a lavorare ancora minorenne in un ristorante di amici, mandava tutto lo stipendio a casa in Egitto".

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